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Vigili del fuoco e mazzette, chiesta commissione d'inchiesta

Carlo Sibilia

La Confederazione unitaria di base (Cub) del pubblico impiego chiede al Ministero dell’Interno di aprire una Commissione d’inchiesta dopo che è emerso che figurerebbero anche vigili del fuoco, qualcuno con posizione di vertice a livello regionale, tra gli indagati dalla Procura di Napoli nell’ambito di una attività investigativa che punta a fare luce su un giro di concessioni rilasciate dietro compenso.

«Dalla procura di Napoli emerge l’ennesima notizia di indagini per corruzione di alti dirigenti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Nel 2020, all’epoca dei fatti emersi dalle indagini delle procure di Benevento e Trapani dove decine di alti funzionari del Dipartimento vigili del fuoco e dei Comandi provinciali furono incarcerati a livello preventivo con accuse penali pesantissime, Cub pubblico impiego - ricorda la segretaria nazionale del sindacato Maria Teresa Turetta, in una nota diffusa a Milano - aveva chiesto al capo dipartimento dei vigili del fuoco, e all’allora sottosegretario, on. Carlo Sibilia, di attivare subito una Commissione di inchiesta interna al Dipartimento, richiesta che purtroppo non ha avuto seguito».

«La Cub considera non corretto gettare fango sull'intera categoria dei vigili del fuoco - conclude la sindacalista -, ma altrettanto considera importante che vengano chiaramente individuate le responsabilità riguardo i fatti emersi, a partire dai vertici e dai dirigenti che dovrebbero verificare la correttezza degli atti e delle attività gestionali a rischio corruzione».

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