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Scuola, a settembre torneranno in cattedra anche i professori no vax

Mentre il dato nazionale dei contagi Covid scende, si guarda alla ripresa dell’anno scolastico. Dal primo settembre prossimo decadono gli obblighi di vaccinazione per l’intero personale scolastico e quindi torneranno in cattedra anche i docenti No vax, così come i bidelli e gli amministrativi, che hanno scelto di non ricevere le somministrazioni.

Nella nota inviata venerdì dal ministero dell’Istruzione a tutte le scuole, dalle materne agli istituti superiori per le misure standard di prevenzione anti-Covid, si sottolinea infatti che le disposizioni emergenziali in vigore per la scuola «esauriscono la loro validità al 31 agosto prossimo e, in assenza di ulteriori specifiche proroghe o rinnovi, non prolungano i loro effetti nel prossimo anno scolastico 2022/2023».

L’immunizzazione rientrava nelle norme inserite per il contrasto all’emergenza. Per ora non sembrano esserci all’orizzonte novità su cambi di marcia. La nota si basa sulle linee guida già dettate dall’Iss all’inizio di agosto. Per il resto quindi restano in vigore le regole come divieto di accedere nelle strutture scolastiche con sintomi influenzali o febbre superiore a 37,5 gradi, sanificazione delle classi sia ordinaria sia straordinaria, in presenza di uno o più casi di positività, e ricambi d’aria.

Protesta la Uil Scuola: «Distanziamento, misure stabili contro il sovraffollamento delle classi, mappatura degli interventi tecnici per il ricambio d’aria: tutte questioni ancora aperte». Secondo il dg dell’Istituto Spallanzani, Francesco Vaia, «i numeri del Covid scendono ma non aspettiamo inerti l’autunno che verrà presto. Dobbiamo mettere in sicurezza scuole, trasporti e luoghi della socialità o saremo punto e a capo. Al 20 agosto ancora non si vedono azioni concrete su questo fronte».

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