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Miccichè a Musumeci: no al voto anticipato in Sicilia

Micciché e Musumeci davanti all'Ars

Agli assessori riuniti per una seduta fiume della giunta a Catania Nello Musumeci lo ha detto chiaramente: «Ho chiesto a tutti i partiti se sono d’accordo sull’anticipare le Regionali al 25 settembre per accorparle alle Politiche. E tutti mi hanno risposto che non sono d’accordo». Poi una postilla: «Io comunque prenderò tra qualche giorno la mia decisione».

Dunque Musumeci è sempre più convinto di dimettersi per andare al voto anticipato (la scadenza naturale sarebbe a novembre), pressato in questo senso da Fratelli d’Italia. Ciò che il presidente non ha riferito agli assessori seduti accanto a lui è come si è svolto il confronto con il principale alleato. Un segnale preciso dei rapporti nel centrodestra: dal cellulare del governatore è partito un messaggio all’indirizzo di Gianfranco Micciché. I due ormai si parlano solo via whatsapp, neppure una telefonata. Nel messaggio Musumeci chiedeva la disponibilità a incontrarsi per discutere dell’opzione dimissioni anticipate ma precisava che la decisione sarà comunque sua. Il confronto dunque non sarebbe stato vincolante. E a quel punto il leader di Forza Italia - da sempre a capo del fronte ostile al bis del governatore - ha risposto sostenendo che non c’è bisogno di incontrarsi perché la sua posizione sulle elezioni anticipate è facilmente sintetizzabile: «Noi non siamo d’accordo». Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola un servizio di Giacinto Pipitone

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