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Il Consiglio dei ministri impugna due leggi della Regione, via libera al bilancio 2021

L'aula dell'Ars

Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli Affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, ha deliberato di impugnare la legge della Regione siciliana 2 del 18 marzo scorso, «Disposizioni in materia di edilizia», in quanto talune disposizioni in materia edilizia, eccedendo dalle competenze statutarie della Regione siciliana, si pongono in contrasto con la normativa statale violando gli articoli 3, 9, 97 e 117, primo e secondo comma, lettere m) e s), della Costituzione.

Impugnata pure la legge della Regione siciliana 3 del 18 marzo 2022 «Istituzione e disciplina del Registro regionale telematico dei Comuni e dei relativi prodotti a denominazione comunale De.Co. Modifiche alla legge regionale 28 marzo 1995, n. 22», in quanto talune disposizioni, ponendosi in contrasto con la normativa europea in materia di tutela delle Indicazioni Geografiche dei prodotti agroalimentari, violano l’articolo 117, primo comma, della Costituzione.
Infine, il Consiglio dei ministri ha deliberato di rinunciare all’impugnativa parziale della legge della Regione siciliana 9 del 21 aprile 2021, «Disposizioni problematiche e correttive per l’anno 2021 - Legge di stabilità regionale», in quanto la Regione siciliana ha apportato modifiche ad alcune disposizioni oggetto di impugnativa che consentono di ritenere superate alcune censure di illegittimità.

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