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Referendum elettorale: manifesti e propaganda, cosa possono fare i partiti fino al 12 giugno

Il prossimo 12 giugno si svolgeranno le consultazioni referendarie per cinque referendum popolari abrogativi, ex articolo 75 della Costituzione e gli italiani saranno chiamati alle urne. Si voterà soltanto la domenica e lo spoglio avverrà alle 23, dopo la chiusura dei seggi. In vista dello svolgimento del referendum, sono state pubblicate, in Gazzetta Ufficiale, le principali norme in materia di propaganda elettorale e comunicazione politica.

Manifesti, volantini dei partiti o dei promotori dei referendum

Vengono riconosciute ai partiti e gruppi politici, ai rappresentati in Parlamento e ai promotori dei referendum, considerando questi ultimi, per ogni referendum, come gruppo unico, che partecipano direttamente alla competizione elettorale, l’assegnazione in egual misura degli appositi spazi per le affissioni di propaganda. In ogni caso, i partiti o gruppi politici rappresentati in Parlamento ed il gruppo di promotori dei referendum che intendano affiggere stampati, giornali murali od altri e manifesti di propaganda per i referendum stessi devono presentare alla Giunta Comunale istanza di assegnazione dei relativi spazi entro il 34° giorno antecedente quello della votazione, e, quindi, entro lunedì 9 maggio 2022. Avendo luogo contemporaneamente più referendum, a ciascun partito o gruppo politico rappresentato in Parlamento, agli effetti delle affissioni dei manifesti di propaganda, spetta un unico spazio da richiedersi con unica domanda, mentre ai promotori di ciascun referendum spetta, ai medesimi effetti, previa domanda, uno spazio per ogni referendum.

Manifesti e volantini, la presentazione delle domande

Le domande prodotte dai partiti o gruppi politici rappresentati in Parlamento dovranno essere sottoscritte dai rispettivi organi nazionali o parlamentari o dai rispettivi organi a livello regionale, provinciale o, se esistenti, a livello comunale. Le domande provenienti dal gruppo dei promotori dei referendum dovranno essere sottoscritte da almeno uno dei promotori stessi. Le istanze di cui trattasi potranno essere sottoscritte anche da persone delegate da uno degli anzidetti soggetti abilitati, purché corredate del relativo atto di delega. Nessuna autenticazione è richiesta per la sottoscrizione delle domande o delle deleghe. Le domande di assegnazione degli spazi devono essere fatte pervenire al Comune, entro il suddetto termine, mediante consegna a mano o con posta ordinaria o posta elettronica certificata oppure, ove necessario, anche a mezzo fax.

Delimitazione ed assegnazione degli spazi di propaganda per i referendum

Le Giunte comunali devono provvedere ad individuare, delimitare e ripartire gli spazi per l’affissione di stampati, giornali murali od altri e di manifesti di propaganda - assegnandone uno ai partiti o gruppi politici rappresentati in Parlamento che ne abbiano fatto domanda e uno per ciascun referendum al gruppo di promotori che pure ne abbia fatto domanda - tra il 33° e il 31° giorno precedente quello della votazione, e quindi tra martedì 10 e giovedì 12 maggio 2022.

Inizio della propaganda elettorale e alcuni divieti

Dal 30° giorno precedente quello della votazione, e quindi da venerdì 13 maggio 2022, sono vietati: il lancio o getto di volantini in luogo pubblico o aperto al pubblico; ogni forma di propaganda elettorale luminosa o figurativa, a carattere fisso in luogo pubblico, escluse le insegne delle sedi dei partiti; ogni forma di propaganda luminosa mobile. Dal medesimo giorno possono tenersi riunioni elettorali senza l’obbligo di preavviso al Questore.

Sondaggi demoscopici

In occasione di qualsiasi consultazione referendaria, nei 15 giorni precedenti la data di votazione, e quindi a partire da sabato 28 maggio 2022, sino alla chiusura delle operazioni di voto, è vietato rendere pubblici o comunque diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull’esito della consultazione popolare e sugli orientamenti politici e di voto degli elettori, anche se tali sondaggi siano stati effettuati in un periodo antecedente a quello del divieto.

Inizio del divieto di propaganda

In occasione di qualsiasi consultazione referendaria, nel giorno precedente e in quello della votazione, e quindi da sabato 11 a domenica 12 giugno 2022, sono vietati i comizi, le riunioni di propaganda elettorale diretta o indiretta, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, le nuove affissioni di stampati, giornali murali e manifesti. È vietata anche ogni forma di propaganda entro il raggio di metri 200 dall’ingresso delle Sezioni elettorali. È consentita la nuova affissione di giornali quotidiani o periodici esclusivamente nelle bacheche poste in luogo pubblico purché regolarmente autorizzate alla data di pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi referendari (capitolo I, paragrafo 6, della circolare a carattere ministeriale permanente n. 1943/V dell’8 aprile 1980).

Rilevazioni di voto da parte di istituti demoscopici

La rilevazione deve avvenire a debita distanza dagli edifici sedi di seggi e non interferire in alcun modo con l’ordinato afflusso e deflusso degli elettori. L’eventuale presenza di incaricati all’interno delle Sezioni per la rilevazione dei risultati degli scrutini può essere consentita, previo assenso da parte dei Presidenti degli Uffici Elettorali di Sezione (e solo per il periodo successivo alla chiusura delle operazioni di votazione), purché in ogni caso non venga turbato il regolare svolgimento dello scrutinio.

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