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Stagione balneare in Sicilia, si parte l'1 maggio. Dal ministero le regole anti-Covid in spiaggia

In Sicilia stagione balneare al via il primo maggio e chiusura prevista il 31 ottobre. Spiagge aperte quindi anche se circa 200 chilometri di coste, sui mille dell'Isola, saranno interdetti perché si tratta di zone inquinate o a rischio per l'incolumità pubblica.

A Palermo, tra il litorale cittadino e quella della provincia, sono 23 i chilometri interdetti (su un totale di 50). A seguire il Messinese: niente bagno in 9,8 chilometri di mare; poi Siracusa, 4,2 chilometri; Catania con 3,8 chilometri chiusi e Agrigento, 3,4. Il mare più pulito è quello di Ragusa dove il divieto di fare il bagno vige soltanto su 550 metri, a ridosso delle foci di fiumi e Trapani con 890 metri.

Le regole anti-Covid in spiaggia

Intanto dal ministero della Salute arrivano le linee guida da adottare in spiaggia e per i gestori dei lidi. Eccole:

  • Privilegiare l'accesso agli stabilimenti tramite prenotazione;
  • Favorire modalità di pagamento elettroniche eventualmente in fase di prenotazione;
  • Riorganizzare gli spazi, per garantire l'accesso allo stabilimento in modo ordinato, al fine di evitare code e assembramenti di persone, se possibile organizzare percorsi separati per l'entrata è per l'uscita;
  • Favorire, per quanto possibile, l'ampliamento delle zone d'ombra per prevenire gli assembramenti, soprattutto durante le ore più calde;
  • Regolare e frequente igienizzazione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, comunque assicurata dopo la chiusura dell'impianto;
  • Le attrezzature, come ad esempio lettini, sedie a sdraio, ombrelloni vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo familiare, e in ogni caso ad ogni fine giornata;
  • Per quanto riguarda le spiagge libere, si ribadisce l'importanza dell'informazione e della responsabilizzazione individuale da parte degli avventori nell'adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione;
  • Organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare la distanza di almeno un metro ad esempio prevedere postazioni d'uso alternate, o separare le postazioni con apposite barriere. 

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