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Giornate della memoria per l'eruzione dell'Etna del 1669 e il terremoto di Messina del 1908

L'aula dell'Ars

Giornate commemorative dedicate alla grande eruzione dell’Etna del 1669 (11 marzo) e al terremoto di Messina del 1908 (28 dicembre): è quanto prevedono due leggi approvate oggi dall’Ars e che portano la firma del Movimento 5 stelle. Iniziative di respiro culturale e di promozione in chiave turistica, incentrate su grandi eventi catastrofici che hanno stravolto ampi territori della Sicilia. Ogni anno, l’11 marzo, per iniziativa della deputata regionale catanese Jose Marano, sarà ricordata la grande eruzione dell’Etna del 1669. «L’avvenimento di 353 anni fa - commenta la deputata 5 Stelle - ebbe un impatto gigantesco sul territorio: la copiosa colata lavica cancellò o devastò diversi centri etnei (Misterbianco, Mascalucia, Belpasso, San Pietro Clarenza, Nicolosi) e stravolse l’assetto di Catania. Intorno a questa pagina di storia, la legge prevede di realizzare percorsi turistici, mostre permanenti, eventi tematici, parchi culturali e anche la creazione di un museo all’aperto lungo il percorso delle lave dal Castello Ursino ai Monti Rossi».

Altra giornata della memoria per il terremoto di Messina del 1908, che sarà commemorato il 28 dicembre di ogni anno. La legge porta la firma del deputato regionale messinese del Movimento 5 Stelle, Antonio De Luca. «Questa tragedia, unica in Europa - ricorda - è un pezzo della nostra storia che va raccontato e valorizzato. Grazie alla nostra norma, la Regione avrà il compito di promuovere, anche mediante la concessione del proprio patrocinio, l’organizzazione di cerimonie e altre iniziative nonchè di momenti di riflessione e approfondimento sia nelle scuole di ogni ordine e grado sia nelle sedi istituzionali, tra cui il Museo regionale di Messina che avrà un ruolo di primo piano».

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