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Da Roma quasi 4 milioni per progetti culturali nelle periferie di Palermo, Catania e Messina

Il ministro della Cultura Dario Franceschini

Musica, danza, teatro, performance e concerti «guideranno la ripartenza che ci aspettiamo per questa primavera, che sarà all’insegna dell’arte e dello spettacolo». Così il ministro alla Cultura, Dario Franceschini, commenta la ripartizione di oltre 3,6 milioni di euro in favore delle città metropolitane di Catania, Messina e Palermo per finanziare progetti di inclusione sociale, di riequilibrio territoriale e tutela occupazionale, nonchè di valorizzare il patrimonio culturale materiale e immateriale attraverso le arti performative. L’intervento rientra tra i 14 approvati oggi per un valore complessivo di 22,2 milioni di euro.

Questa la ripartizione dei fondi alle tre città metropolitane siciliane: Catania 1.107.117 euro, Messina 1.005.067 euro, Palermo 1.548.567 euro, per un totale di 3.660.751 euro.
«Sull'onda del successo di progetti sperimentali realizzati in diverse periferie italiane - prosegue Franceschini - il ministero della cultura dà avvio a un finanziamento innovativo che consentirà di realizzare performance, spettacoli e laboratori nei palcoscenici delle periferie. Se il Novecento - sottolinea ancora il ministro - è stato il secolo della tutela dei centri storici, l’alba del terzo millennio deve essere l’epoca in cui le periferie vengono riconnesse al tessuto urbano, anche e soprattutto attraverso la cultura. La nuova creatività non può che sorgere in queste realtà: musica, teatro, danza sono l’innesco più potente di questo processo. E non è un caso che tutto questo avvenga a 100 anni dalla nascita di Pierpaolo Pasolini».
I criteri e le modalità per la concessione dei contributi ministeriali verranno definiti tramite Accordi di programma stipulati dalla Direzione generale Spettacolo con il Comune capoluogo di ciascuna città metropolitana. Le risorse saranno utilizzate per sostenere attività di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche delle città sulla base di progetti selezionati tramite bando pubblico predisposto dai Comuni. I beneficiari saranno individuati tra gli organismi finanziati nell’ambito del Fus ovvero tra gli organismi professionali operanti da almeno tre anni.

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