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Progetti del Pnrr a rischio in Sicilia, beffa per i Comuni: mancano i tecnici

I sindaci chiedono alla Regione più risorse per evitare il dissesto

La beffa per i Comuni siciliani è il frutto di un groviglio di norme. E così la possibilità di assumere per colmare i buchi negli organici, che lo Stato ha concesso a tappeto in tutta Italia per accelerare la preparazione dei progetti da finanziare col Pnrr, proprio in Sicilia dove le scrivanie vuote negli uffici pubblici sono 15 mila non potrà essere sfruttata. La deroga al blocco delle assunzioni non vale dove i bilanci sono in rosso o perfino non approvati.
Per valutare il peso di un handicap che rischia di compromettere in partenza la corsa alla conquista dei contributi europei del Pnrr destinati a recuperare gli effetti della pandemia occorre fare un passo indietro. In estate, quando stavano già maturando le prime scadenze per partecipare ai bandi e servivano dunque progetti pronti, l’Anci, l’associazione dei sindaci guidata da Leoluca Orlando, ha fatto un monitoraggio scoprendo che negli uffici comunali ci sono 15 mila scrivanie vuote. Di più, da Palermo all’ultimo piccolo centro della Sicilia ciò che manca sono proprio i funzionari e i dirigenti degli uffici tecnici, quelli in cui i progetti vengono preparati.

Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola ampi servizi di Giacinto Pipitone

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