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Lupo: doppia preferenza di genere alle elezioni regionali

La capogruppo dell'Udc, Lo Curto: una norma di civiltà

"Il PD all’Ars continuerà a battersi per l'introduzione della doppia preferenza di genere alle elezioni regionali. Allo stesso modo garantiamo il nostro impegno per mantenere questo meccanismo alle elezioni comunali: sul terreno delle pari opportunità non si possono fare passi indietro". Lo ha detto il capogruppo PD all’Ars Giuseppe Lupo intervenendo al dibattito sulla doppia preferenza di genere organizzato da Arcidonna che si è tenuto questa mattina nella Sala Mattarella di Palazzo dei Normanni, a Palermo. Il capogruppo Lupo è primo firmatario di un ddl presentato dal gruppo PD all’Ars per l’introduzione della doppia preferenza di genere alle regionali.

«Sosterrò con forza il ddl che prevede la doppia preferenza di genere per l’elezione dell’Assemblea regionale siciliana. É tempo di dare effettiva attuazione all’articolo 51 della Costituzione e all’articolo 3 dello Statuto siciliano», detto la capogruppo dell’Udc all’Ars, Eleonora Lo Curto.
«La Sicilia - aggiunge - non può rimanere l’unica regione insensibile alle norme statali che prevedono la parità di accesso alle cariche elettive e istituzionali. Sono da sempre attenta a questo tema e in una precedente legislatura regionale ho lavorato per far fare qualche passo concreto in avanti alla Sicilia, riuscendo a far approvare la legge attuale che prevede almeno la presenza di un terzo per ciascun genere nelle liste provinciali per il rinnovo dell’Ars e l’alternanza uomo-donna nel listino regionale. Ma oggi ciò non basta più, soprattutto alla luce di quanto il parlamento regionale è riuscito a fare imponendo il doppio voto di genere per le elezioni comunali».
«Confido sull’autorevolezza del presidente Miccichè - aggiunge - nel farsi garante dei principi statutari affinché il percorso della riforma per le elezioni regionali non abbia ostacoli e trovi anche ampio consenso tra le forze politiche presenti a Palazzo dei Normanni. La presenza di più donne nelle Istituzioni garantisce un surplus di determinazione e sensibilità in un mondo politico da sempre pensato per gli uomini, secondo un modello organizzativo sociale che ha penalizzato il genere femminile anche per le difficoltà oggettive che le donne hanno rispetto all’accesso al lavoro e per le carenze del welfare a sostegno della maternità. Sono certa che un’autentica e paritaria partecipazione delle donne in politica migliorerà la vita democratica della nostra regione».

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