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Mamme deputate, all'Ars una stanza per l'allattamento

Nel pieno della discussione dell’ennesima manovrina di bilancio all’Ars è esplosa la questione allattamento. E per la prima volta, superando le storiche divisioni sulla tutela delle quote rosa, la soluzione ha messo d’accordo maggioranza e opposizione, donne e uomini. Tutti convinti dell’opportunità che una mamma porti il proprio neonato anche fra le dorate stanze del Parlamento più antico d’Europa e che, quando serva, trovi spazio e tempo per la poppata.

Il caso è approdato all’Ars con una lettera scritta dalla deputata, neomamma, Elena Pagana e firmata da tutte le colleghe. Nel testo si legge l’appello a modificare il regolamento consentendo l’ingresso nel Palazzo dei neonati e, soprattutto, attrezzando un’area in cui le deputate mamme possono allattare anche durante i lavori d’aula o delle commissioni.

La Pagana, ex grillina transitata in Attiva Sicilia, è la compagna dell’assessore alle Salute Ruggero Razza e da un paio di mesi è mamma. La sua richiesta nasce dalla volontà di non essere assente dall’Ars per motivi legati all’allattamento: "Siamo nel 2021 eppure a molte, troppe, donne non è consentito allattare all’interno dei luoghi di lavoro. Questo ahimè accade anche all’Ars dove i neonati e i lattanti non possono entrare all’interno di Sala d’Ercole. Mentre in alcuni Parlamenti le donne possono allattare all’interno dell’aula legislativa, in Sicilia la deputata che allatta può trovarsi costretta a scegliere se votare o allattare".

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