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Ddl su accoglienza e inclusione inizia l'iter all'Ars: "Legge prioritaria per la Sicilia"

«Questa legge fin dall’inizio è stata considerata da tutti come prioritaria. Avevamo anche valutato la possibilità di ricorrere allo stesso iter che è stato adottato per la legge sul contrasto alla povertà. Su quest’ultima, tuttavia, c'è stata la possibilità di una forzatura, perché i dati ci dicono che in autunno qualche problema di carattere sociale probabilmente ci sarà in Sicilia, possibili rischi di disordini e scontri. Come classe dirigente, quindi, abbiamo il dovere di operare tutti insieme per dare una mano a questa regione». Così il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè nel corso della conferenza stampa di presentazione del disegno di Legge sull'accoglienza e l’inclusione che oggi verrà esaminato dalla commissione Affari Istituzionali di Palazzo dei Normanni.

Il ddl, frutto di un intenso lavoro coordinato dalla Rete «L'isola che c'è» ed a cui hanno preso parte 23 deputati di diversi partiti dell’Assemblea Regionale Siciliana, si compone di una ventina di articoli e prevede tra i suoi punti di forza una programmazione triennale della Regione Siciliana per l’accoglienza e l’inclusione dei migranti, l’istituzione di un albo dei mediatori culturali, e un impegno incisivo nella lotta e nella prevenzione al fenomeno del caporalato. «Il testo del disegno di legge è già in prima commissione all’Ars dove da oggi inizierà l’esame degli emendamenti - ha detto il deputato del M5s Nuccio Di Paola primo firmatario della legge -. Mi auguro, così come stabilito in capigruppo, che poi venga portato in via prioritaria in Aula in modo da fornire subito ai siciliani uno strumento essenziale per gestire il fenomeno della migrazione e uscire così da una fase emergenziale». «Grazie all’Isola che c'è - ha detto Giuseppe Lupo - siamo riusciti a mettere in rete associazioni, organizzazioni sindacali, enti locali, quella parte migliore della società siciliana per mettere a fuoco una proposta legislativa che ci auguriamo possa avere un iter davvero celere. Molti gruppi parlamentari guardano con grande interesse a questo ddl e ci auguriamo che questo percorso parlamentare possa essere seguito e accompagnato dalla partecipazione di tutti».

«Mi sembra un atto dovuto e tardivo visto che la Sicilia era l’unica regione a non avere ancora una legge simile - ha sottolineato invece Claudio Fava - Oggi la Regione con questa ddl avrà funzioni e responsabilità che ci permetteranno di superare l’alibi dell’emergenza con azioni dal respiro più lungo. E per questo dobbiamo ringraziare la rete di associazioni che hanno fatto del tema accoglienza la grande scommessa della propria vita».

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