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M5S vuole ripartire da Conte, Bonafede: "Rifondare il Movimento con l'ex premier"

Il Movimento Cinque Stelle vuole ripartire da Giuseppe Conte e così dopo le dichiarazioni di ieri di Luigi Di Maio, oggi interviene Alfonso Bonafede.

Nel movimento «sapevamo che portare avanti le battaglie del M5S su certi argomenti non sarebbe stato per nulla facile ma, premesso che le rifarei tutte, la giustizia è stata davvero un pretesto. C'era l'intenzione di aprire una crisi e chi è stato ai tavoli della trattativa nell’ex maggioranza sa che i temi non erano il vero punto». Lo dice in un’intervista a 'Il Fatto Quotidiano' l’ex Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Ora «bisogna guardare al futuro e a ciò che c'è da fare con responsabilità, quella che non ha avuto chi ha provocato tutto questo in piena pandemia».

Bonafede sottolinea che come ministro "non ho mai posto la mia questione personale, ma quella dei nostri valori e dei nostri risultati da preservare, come la riforma della prescrizione». L’esperienza «del governo giallorosa è stata positiva e penso che questa coalizione debba lavorare per guidare il Paese anche in futuro». Inoltre Bonafede pensa che «il futuro del M5S non possa che essere intrecciato a quello di Conte». Nel governo attuale invece «siamo in una situazione eccezionale, con la pandemia, e il presidente della Repubblica ha rivolto un appello a tutte le forze politiche».

Anche se quella del M5s «non è una fiducia in bianco. Sarà essenziale stare in questo governo difendendo i valori che sono il nostro Dna, perché il principale rischio ora è smarrirli. Ma la Rete ha detto che dovevamo votare la fiducia e quel responso per noi è vincolante». Rispetto alla riforma della giustizia, il Movimento è disposto a muoversi esclusivamente nel perimetro del lodo Conte-bis e «siamo pronti a dare la massima collaborazione sulla riforma dei processi alla ministra Cartabia». Per Bonafede, il M5S deve essere rifondato e «completamente riorganizzato» e «non è sufficiente sostituire un capo. Dobbiamo darci una struttura, e coinvolgere i territori».

L’ex Ministro non pensa a candidarsi per la segreteria, ma al «lavoro in Parlamento, che sarà fondamentale. E per questo sarà fondamentale che il Movimento resti compatto». Rispetto infine al sostegno di Grillo alla ricandidatura a Roma di Virginia Raggi «non so quali saranno le valutazioni del M5S. Di certo Virginia ha lavorato molto bene».

Intanto, è stata comunicata formalmente nell’Aula della Camera l’espulsione dal gruppo M5S, e la loro automatica iscrizione al gruppo Misto, dei deputati M5S che hanno votato contro la fiducia al governo Draghi o si sono astenuti dalla votazione, giovedì scorso a Montecitiorio. Il vicepresidente Fabio Rampelli ha inoltre comunicato il passaggio di Gianluca Vinci dalla Lega al gruppo di Fdi.

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