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Coronavirus in Sicilia, Musumeci: "Pronti alla zona gialla, vorremmo ristoranti aperti a San Valentino"

«Stiamo raccogliendo alcuni dati, per fortuna, confortanti: diminuisce il numero dei ricoveri anche in terapia intensiva, dei contagiati e abbiamo un Rt intorno allo 0,60, anche se ancora non ufficiale». Così il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, in conferenza stampa, a Palermo.

«Ho buoni motivi per pensare che col dato ufficiale di domani potremo chiedere al governo non solo l’introduzione della zona gialla, mi piacerebbe se il ministro ci autorizzasse a consentire ai ristoratori e a chi somministra cibo di potere tenere aperti i locali per questo fine settimana fino alle 22, in occasione della festa di San Valentino».

«Sarebbe la prima boccata d’ossigeno dopo mesi di tragico immobilismo - ha aggiunto il governatore -. Per questo motivo mi piacerebbe chiedere al governo, solo per questo sabato sera e la domenica, di posticipare la chiusura dalle 18 alle 22. Poi la zona gialla sarà disciplinata dalle disposizioni nazionali e soprattutto dal nuovo governo. Noi chiederemo la deroga soltanto in occasione della festività di San Valentino».

Nelle scorse ore sul presidente della Regione si è fatto sempre più pressante il pressing del mondo produttivo per la riapertura delle attività commerciali. Appelli sono arrivati da parte di Confindustria Sicilia ma anche di Confcommercio e artigiani.

Sulla base di questi dati anche dal mondo politico c'è chi sollecita il passaggio della Sicilia a zona gialla fin da domenica prossima, come hanno fatto i deputati all'Ars di Fratelli d'Italia e il segretario regionale della Lega Nino Minardo con l'obiettivo di dare un po' di fiato ad alcune attività commerciali per San Valentino e per i successivi giorni quando ci si avvicinerà a Carnevale. Ma Musumeci pur non escludendo questa eventualità aveva tuttavia invitato alla prudenza.

«Per quanto riguarda le varianti del Covid-19 siamo in stato di allerta - ha poi detto Musumeci -. Ma in Sicilia non si segnalano particolari presenze, per fortuna, e mi auguro che non debbano essercene perchç se continueremo a difendere questo dato epidemiologico credo che, fra marzo e aprile, potremmo avviarci lentamente a una condizione di normalità».

«Se il dato dovesse mutare, purtroppo, da Roma e dal Comitato scientifico arriverebbero le richieste di tornare a misure più restrittive - ha sottolineato - quindi, riapriamo lentamente con la massima prudenza e cautela». Per quanto riguarda invece la possibilità per la Regione di acquistare autonomamente dosi ulteriori di vaccini, il governatore ha puntualizzato che «non ci sarebbe alcuna difficoltà. Siamo tutti interessati ad accelerare la somministrazione di vaccini alla maggioranza dei siciliani. Ma come sapete non si può procedere autonomamente senza la relativa autorizzazione. Qualora dovesse arrivare non avremo difficoltà a procedere».

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