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Governo Conte ter in bilico: l'Udc si tira fuori, Italia Viva non esclude altri premier. Chi sono i 10 Costruttori

Giuseppe Conte

Formalizzata la nascita del gruppo dei cosiddetti Costruttori, un contenitore creato con l'obiettivo di sostenere un nuovo governo guidato da Giuseppe Conte.
In realtà però, al momento, la nuova composizione non modifica gli equilibri tra maggioranza e opposizione visto che i 10 membri che lo compongono hanno già votato la fiducia al governo in occasione dell'ultimo passaggio parlamentare.

I componenti del neo gruppo di Europeisti: Tatjana Rojc. Andrea Causin, Gianni Marilotti, Raffaele Fantetti, Maurizio Buccarella, Riccardo Merlo, Gregorio De Falco, Maria Rosaria Rossi, Adriano Cario e Saverio De Bonis.

Il capogruppo, eletto all'unanimità, è il senatore Raffaele Fantetti. Tra gli altri ne fanno parte i senatori del Maie, gli ex Fi Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin, ma per raggiungere la quota di 10 tappa obbligata per la costituzione del gruppo è stato necessario coinvolgere il Pd con la senatrice Tatiana Roijc andata in "soccorso" degli Europeisti. Non ne farà parte Sandra Lonardo Mastella che in polemica ha deciso di non aderire.

Il gruppo ha anche lo scopo di favorire nuovi passaggi dall'opposizione in maggioranza, in modo da rafforzare l'area di governo. Chi invece si chiama ancora fuori è l'Udc: "Un esecutivo con qualche stampella è un'operazione di Palazzo - dice Antonio De Poli - noi come forza di centrodestra auspichiamo un governo solido".

Intanto Sergio Mattarella, che in mattinata ha preso parte alla cerimonia per ricordare il Giorno della Memoria, ha aperto le consultazioni con i presidenti di Camera e Senato. Da domani toccherà alla forze politiche, molte delle quali impegnate in riunioni con i propri vertici.

Il governatore della Liguria Giovanni Toti vedrà gli esponenti di Cambiamo!, ufficialmente indisponibili a sostenere un Conte ter. A ribadire la posizione del centrodestra ci pensa poi il leader della Lega Matteo Salvini: "La via maestra se non c'è un governo all'altezza è il voto".
Pomeriggio caldo anche in casa Pd con la direzione del partito.

"Siamo davanti a un passaggio strettissimo", ha detto Nicola Zingaretti aprendo il vertice dei dem e accusando ancora Iv della "irresponsabile" apertura della crisi. Al Nazareno il segretario sonda gli umori dei dem e difende il Conte ter. Conte "è il punto di equilibrio", dice. Ma a tutti è noto che non tutto il Pd è disponibile ad impiccarsi a Conte.

Fari puntati anche sulla riunione notturna dei gruppi di Italia Viva, con Matteo Renzi ancora decisivo per un eventuale Conte ter. E intanto in una intervista a Tgcom24, l'ex ministro Teresa Bellanova non esclude altri premier. Il riferimento sarebbe a Luigi Di Maio: "Noi non poniamo veti su Conte e non subiamo veti da nessuno ma sicuramente non c'è solo Conte. Quello che ci interessa è come si affronta la crisi. Non discutiamo gli uomini , discutiamo prima dell'impianto programmatico".

"Tirano in ballo il mio nome col chiaro intento di mettermi contro il presidente Conte - risponde secco Luigi Di Maio -. Sanno benissimo che sto lavorando fianco a fianco con lui, con la massima lealtà, per trovare una soluzione a questa inspiegabile crisi". Lo stesso Di Maio ha confermato l’intenzione del Movimento di salire al Colle in occasione delle consultazioni facendo come "unico nome quello di Giuseppe Conte".

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