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Spostamenti tra Comuni a Natale, alla fine Conte cede: così cambia il Dpcm

Alla fine arriverà la possibilità di spostarsi tra Comuni il giorno di Natale, il 26 dicembre e l'1 gennaio. Il governo ha ceduto alle richieste di numerosi sindaci, dell'Unione delle Province, di alcuni parlamentari e anche di ministri, così verranno modificati i provvedimenti inseriti nel Dpcm in vigore dal 4 dicembre. Sul fronte del rigore sono schierati invece i ministri Dario Franceschini e Roberto Speranza. La modifica avverrà probabilmente in Parlamento e riguarderà lo stesso decreto oppure si farà un decreto ad hoc per gli spostamenti. In ogni caso la decisione arriverà nelle prossime ore.

Quindi anche all'interno del governo si sono levate voci a favore di questa possibilità. Ad esempio la ministra dell'Agricoltura, Teresa Bellanova: "Leggo con piacere che diversi esponenti politici, anche autorevoli colleghi di governo di partiti diversi dal mio, finalmente danno atto che il divieto di spostamento dal proprio comune a Natale e Capodanno è una misura eccessiva, incomprensibile e ingiusta, specie per chi abita nei Comuni più piccoli. Leggo che ne viene chiesta a gran voce una modifica veloce in sede di conversione parlamentare. Era quel provvedimento contro cui, insieme alla collega Elena Bonetti, mi sono battuta in Consiglio dei ministri nel corso di una riunione in cui, come qualcuno ha fatto trapelare pensando forse di danneggiarmi, sono stata definita 'irresponsabile'. Quel provvedimento, lo pensavo allora e lo ripeto oggi, è sbagliato. Se tutti insieme riusciremo, come spero, a cambiarlo in corsa, sarà un bene, specie per quanti rischiavano di passare le feste da soli, lontani dai propri cari".

Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, sul suo profilo Facebook aveva perorato la stessa causa: "Ritengo che sia assurdo non permettere ai familiari che abitano in piccoli Comuni limitrofi di trascorrere il Natale e il Capodanno insieme. Lo dico per una questione logica. Ci sono grandi città da milioni di persone con una densità molto vasta dove è possibile spostarsi liberamente, mentre tra piccoli comuni di poche migliaia di persone non è permesso. Questo è un problema che va risolto e mi auguro che tutte le forze di maggioranza siano d’accordo nel trovare una soluzione. Sarà già un Natale diverso rispetto agli altri, dove tutti avremo tante limitazioni e dovremo fare ancora più attenzione del solito per evitare la diffusione del virus, ma almeno dove possibile permettiamo alle famiglie di stare insieme. Naturalmente tutti i cittadini dovranno agire tenendo bene a mente che se non rispettiamo le norme anti covid, quindi mascherina e distanziamento, il rischio di una terza ondata poi diventa concreto. Ma con senso civico e responsabilità riusciremo a trascorrere le feste insieme ai nostri cari. Tante persone, anche senza imposizioni o obblighi di legge, scelgono ogni giorno, in tanti piccoli gesti quotidiani, di essere prudenti e rispettosi. A loro va il mio grazie".

Esultano i governatori. "Speriamo davvero abbia vinto il buonsenso! Da giorni insistiamo che il mancato spostamento tra i comuni durante le feste di Natale sarebbe stata un’ingiustizia per milioni di italiani. Pare che finalmente il Governo stia accogliendo la nostra richiesta di cambiare questa regola assurda. Ce lo auguriamo davvero e attendiamo la conferma per gioire insieme a tutte le famiglie, dei quasi 8mila comuni italiani, che si potranno riunire come da tradizione, in sicurezza ma con il calore che solo le persone care ci possono offrire in un anno così difficile", così scrive il Presidente Toti sulla sua pagina Facebook.

"Per primo e con forza ho portato all’attenzione del presidente del Consiglio la criticità delle restrizioni a livello comunale nei giorni delle festività, che ritengo eccessivamente discriminatorie per tante famiglie e soprattutto per coloro che vivono nelle piccole realtà". Lo scrive sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. "Mantenendo l’indispensabile livello di sicurezza, con il buon senso - aggiunge Fontana - si possono delineare regole più eque".

 

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