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Recovery Plan, 20 miliardi alla Sicilia ma sparisce il progetto per il Ponte sullo Stretto

Alta velocità ferroviaria Palermo-Messina-Catania, piccole centrali elettriche per le isole minori, 20 miliardi di fondi in tutto alla Sicilia ma del progetto del Ponte sullo Stretto nessuna traccia. Fa molto rumore la bozza del Recovery Plan discussa in Consiglio dei ministri, un documento di 125 pagine in cui non si fa mai riferimento all'opera che negli ultimi mesi era nuovamente tornata d'attualità.

"Dopo mesi di propaganda sul ponte con il senatore Faraone e il viceministro Cancelleri che rilanciavano con teleferiche e tunnel sopra e sotto il mare adesso il progetto di ponte sullo Stretto è improvvisamente scomparso dal Recovery plan",  afferma il senatore Stefano Candiani, segretario regionale della Lega Sicilia Salvini Premier.

"Ieri in Consiglio dei ministri - aggiunge - è stata discussa la bozza del cosiddetto 'Piano nazionale di ripresa e resilienza' un testo di 125 pagine dove non compare neanche per caso il ponte sullo Stretto. Una scelta che non condividiamo assolutamente ma che fa pensare anche sul reale peso politico di alcuni illustri esponenti della maggioranza giallorossa che da quest'estate si sono ripetutamente esposti sul tema del collegamento sullo Stretto".

"Penso al senatore Faraone che non ha esitato a indicare il ponte come una priorità del Recovery plan o al vice ministro Cancelleri che aveva già pronti cinque miliardi per un tunnel tra le due sponde dello Stretto. Credo che uno dei pochi pregi del piano discusso in Cdm sia quello di aver mostrato quanto hanno le gambe corte le bugie degli alleati del Pd", conclude.

"Il collegamento stabile sullo Stretto di Messina è un'esigenza prioritaria per ridare un ruolo da protagonista alla Sicilia nella macro Regione del Mediterraneo", aveva ribadito pochi giorni fa il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, durante un confronto con il ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli.

Musumeci aveva "rivendicato", alla propria Regione, la "funzione di base logistica per intercettare le merci che attraversano il bacino del Mediterraneo, obiettivo che per essere raggiunto impone al governo centrale la realizzazione, in Sicilia, di infrastrutture strategiche portuali, aeroportuali, ferroviarie e viarie".

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