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Linea ferroviaria Trapani-Palermo chiusa dal 2013, Falcone: "Mortificante"

Sit-in a Segesta

Manifestazione questa mattina presso l'ex stazione ferroviaria di Segesta, indetta dal governo Musumeci per il ripristino della tratta ferroviaria Trapani-Palermo via Milo. Erano presenti l’assessore regionale Mimmo Turano, i deputati Ars Stefano Pellegrino, Eleonora Lo Curto, Sergio Tancredi e Valentina Palmeri, i sindaci di Buseto Palizzolo, Calatafimi Segesta, Balestrate, Castellammare del Golfo, Custonaci, Gibellina, Trapani, Paceco, Petrosino, Valderice, Vita, i vertici siciliani delle principali sigle sindacali e i rappresentanti delle associazioni di categoria.

"Oggi, a un passo dal tempio di Segesta, abbiamo manifestato contro un’incredibile mortificazione che la burocrazia infligge, da quasi otto anni, alla provincia di Trapani e alla Sicilia intera - ha detto l'assessore alle Infrastrutture, Marco Falcone -. La ferrovia Trapani-Palermo via Milo è chiusa per frane dal 2013, costringendo i treni a fare un tragitto di oltre quattro ore per collegare i due capoluoghi. Da un anno esatto, inoltre, con Rfi aspettiamo un parere dal Ministero dell’Ambiente. Senza questo atto non è possibile appaltare i lavori di ripristino della tratta, già finanziati con 144 milioni di euro".

"Siamo partiti da questa realtà - ha proseguito -, recependo le legittime ma finora deluse aspettative del territorio, per festeggiare amaramente questo “compleanno” dovuto alle lungaggini della burocrazia ministeriale. Al ministro Sergio Costa lanciamo un nuovo appello: si sblocchi entro pochi giorni l'atteso parere di non assoggettabilità. Superato questo ostacolo, potremmo mandare in gara l'opera già a gennaio e riaprire la ferrovia via Milo riammodernata nel 2023”.

 

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