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Migranti, zone rosse nei porti in Sicilia: scontro sull'ordinanza di Musumeci

Polemiche infinite sui migranti che sbarcano in Sicilia e sui controlli da effettuare per accertare la positività al Coronavirus a chi arriva clandestinamente. Dopo le dure parole di Musumeci nei confronti del governo nazionale, reo di aver abbandonato la Sicilia sul tema dell'immigrazione, ecco che adesso è il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, a schierarsi contro il presidente della Regione Siciliana additando, in particolare, l'ultima ordinanza regionale.

"La famosa e tanto attesa ordinanza del presidente della Regione ha partorito il topolino - scrive nella tarda serata di ieri in un comunicato stampa -. Quello che lascia perplessi è l’istituzione delle cosiddette aree speciali di controllo all’interno delle zone portuali. E’ questo un aspetto da approfondire perchè queste aree non possono assolutamente essere un luogo di stazionamento di tutti gli immigrati contagiati".

Ammatuna va giù duro: "Ha minacciato fuoco e fiamme (Musumeci, ndr) ma ha emesso una ordinanza in cui vi sono delle procedure che non risolvono, o risolvono parzialmente la problematica degli sbarchi di immigrati affetti da coronavirus. Non ci sono altro che procedure che noi abbiamo seguito a Pozzallo, cioè fare tamponi, fare i test per evidenziare la presenza del Covid-19 possibilmente all’interno delle navi, quindi non obbligatoriamente sulle navi così come le abbiamo fatte noi qualche giorno fa a bordo della Ocean Viking".

L'ordinanza della "discordia" prevede che i migranti che "raggiungono le coste siciliane con imbarcazioni di grandi dimensioni, con mezzi di soccorso delle Ong, o di organizzazioni statali, europee e internazionali, ovvero con mezzi propri, sono sottoposti a visita medica e sono posti in quarantena per un tempo non inferiore a 14 giorni a bordo della nave di arrivo, dove ciò sia consentito in sicurezza, o su 'navi-quarantena' all’uopo predisposte dalle Autorità del governo centrale".

Il provvedimento, inoltre, prevede anche l’obbligo di eseguire gli accertamenti sierologici per tutti i migranti e anche il tampone per chi presenta i sintomi da infezione da Coronavirus. Gli esami, dove possibile, sono da eseguire sulle navi. Il decreto del presidente Musumeci istituisce anche le "Aree speciali di controllo nelle zone portuali di sbarco e vicino agli hot spot, dalle quali è fatto divieto di uscire", le zone rosse finite nell'occhio del ciclone e ritenute da Ammatuna non risolutive.

È previsto anche che "le Prefetture competenti informino dell’arrivo dei migranti l’autorità sanitaria regionale" e che "del trasferimento dei migranti presi in carico nei centri d’accoglienza e comunque sbarcati in Sicilia" venga "data tempestiva comunicazione da parte delle Prefetture competenti per territorio al dipartimento della Protezione civile della Presidenza della Regione Siciliana".

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