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Passaporto sanitario, il vice ministro Buffagni: "Certi governatori usino di più il cervello"

Il viceministro allo Sviluppo Economico Stefano Buffagni

"Ho letto del passaporto sanitario e credo che qualche presidente di Regione debba usare meno la bocca e di più il cervello". Lo ha detto il vice ministro dello Sviluppo economico Stefano Buffagni a margine dell'inaugurazione del nuovo reparto di terapia intensiva dell'ospedale Sacco di Milano, parlando della patente di immunità che alcuni governatori vorrebbero chiedere ai turisti che arrivano nelle loro Regioni.

Il riferimento è soprattutto al presidente della Regione Sardegna Christian Solinas ha proposto un certificato di salute per entrare nel territorio regionale inizialmente appoggiato anche da Musumeci che in queste ore sta valutando un sistema di controllo degli ingressi. Musumeci in realtà ha preferito evitare lo scontro con Roma, abbandonando l'ipotesi della "patente" e pensando a un'altra soluzione: una app che ogni turista scaricherebbe all’ingresso in Sicilia per monitorarne gli spostamenti.

"Poi credo che in questa fase bisogna fidarsi della scienza - ha aggiunto Buffagni -. Sarebbe meglio partire tutti insieme il 3 giugno? Io me lo auguro, non dipende da me", ha concluso.

Solinas ha poi replicato: "L'affermazione di Buffagni ha un valore universale condivisibile. Credo si possa ben applicare anche ai viceministri". E ha aggiunto: "Anche se non è scientificamente né tanto meno politicamente provato che l'utilizzo del cervello da parte di alcuni possa migliorare la qualità delle loro dichiarazioni".

Solinas ha anche deciso di non desistere sulla patente di immunità. "Non è accettabile che chi ha sottovalutato la portata della pandemia fin dall'inizio, baloccandosi in ideologici aperitivi pubblici contro la paura, assurga oggi al ruolo di censore delle cautele altrui delineando un contesto inesistente secondo cui sarebbero rivolte a discriminare i milanesi, i lombardi o chicchessia".

Solinas lo ha detto in un intervento pubblicato dal Corriere della Sera, sostenendo di volere uno screening dei turisti per garantire la sicurezza delle vacanze stesse. "La Sardegna - aggiunge Solinas - è una terra antica e fiera e noi sardi siamo un popolo ospitale e generoso, abbiamo dato il sangue dei nostri figli, di un'intera generazione, per definire i confini del nord del Paese nella Prima Grande Guerra con la gloriosa Brigata Sassari e abbiamo sempre accolto imprese, turisti e investitori da ogni dove".

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