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Conte: "L'estate non sarà in quarantena, l'Italia andrà in vacanza"

Il premier Giuseppe Conte

Gli italiani non trascorreranno l'estate in quarantena ma potranno andare in vacanza. Parola del presidente del consiglio nel corso di un'intervista al Corriere della Sera.

"Quest’estate non staremo al balcone e la bellezza dell’Italia non rimarrà in quarantena. Potremo andare al mare, in montagna, godere delle nostre città", ha detto aggiungendo: "E sarebbe bello che gli italiani trascorressero le ferie in Italia, anche se lo faremo in modo diverso, con regole e cautele".

Ma necessaria prima una valutazione dell'andamento epidemiologico per stabilire l'iter delle aperture. "Attendiamo - ha proseguito - l’evoluzione del quadro epidemiologico per fornire indicazioni precise su date e programmazione".

Conte ha spiegato infatti che i prossimi mesi "saranno molto difficili. Avremo una brusca caduta del Pil e le conseguenze economiche saranno molto dolorose". Per quanto riguarda gli aiuti europei, Conte ha chiarito che "sulla nuova linea di credito del Mes sono arrivate parole chiare da parte dell’Eurogruppo" spiegando che "ora attendiamo i regolamenti attuativi, poi valuteremo in Parlamento".

Tuttavia "le risorse del Mes, della Bei, del Sure da sole sono insufficienti. Stiamo in costante dialogo con la Commissione europea perchè venga introdotto un Recovery fund di notevoli dimensioni", con risorse "anticipate attraverso un prestito ponte".

Sulle risorse alle imprese e le banche "con la garanzia di Stato ci attendiamo una brusca accelerazione. Le banche devono fare la loro parte". Sul tema del potere decisionale delle Regioni ha ribadito che "con le linee guida che ci permetteranno un controllo della curva epidemiologica, potremo permetterci anche differenziazioni geografiche", ma "questo non significa procedere in ordine sparso e affidarci a iniziative avventate", ha avvertito il presidente del Consiglio.

Per quanto riguarda infine la scuola, Conte ha spiegato che "il rientro deve essere gestito in modo unitario su tutto il territorio nazionale". Mentre sulla riapertura di bar, ristoranti e parrucchieri il 18 maggio anzichè l’1 giugno ha assicurati che "potremo concordare con le Regioni alcune anticipazioni".

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