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Scuola, Azzolina: "Classi alterne solo per i più grandi"

L’idea di alternare la presenza a scuola degli alunni è un’ipotesi che «riguarda i ragazzi più grandi, una fascia di età che non metterebbe in difficoltà le famiglie. Sulle tecnologie, abbiamo già investito 165 milioni di euro per la didattica a distanza».

Per i più piccoli, invece, «dovremo immaginare altri spazi oltre quelli tradizionali: la scuola potrà aprirsi al territorio. Sfruttare parchi, ville, teatri, spazi di associazioni e realtà che collaborano già con le scuole». Lo spiega la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in un’intervista al Fatto Quotidiano.

Azzolina risponde alle critiche ricevute: «Tanti, tra chi oggi fa polemica sulla scuola, fino a poco tempo fa se ne disinteressavano. Altri sono autori materiali dei tagli lineari che hanno squassato il sistema», dichiara. «Ora servono onestà e collaborazione: cavalcare il malcontento è facile, meno mettere insieme il puzzle di decisioni che porterà a settembre».

Sull'edilizia scolastica, il problema è «aver tagliato i fondi per anni. Stiamo accelerando, comunque, guardando a settembre e alla scuola dei prossimi anni. Molti cantieri partiranno a breve», afferma la ministra. Nell’intervista Azzolina ringrazia «i docenti e tutti gli assistenti tecnici che si sono spesi per la didattica a distanza», e assicura: «Nessuno chiederà loro un aumento delle ore frontali».

Quanto ai genitori, «dobbiamo accompagnarli nella fase 2. Soprattutto le donne, non devono pagare il prezzo di quest’emergenza. Ci stiamo lavorando con la ministra Bonetti».

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