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Decreto aprile, il reddito di emergenza divide la maggioranza: i tempi si allungano

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte (D) con il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri

Il decreto aprile ancora non vede la luce. Il governo prosegue il confronto sulle misure economiche a sostegno di famiglie e imprese, che dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri a metà della prossima settimana.

Ma l'intesa ancora non c'è. Non è stato risolutivo, a quanto si apprende, il vertice di ieri sera di quasi tre ore tra il premier Giuseppe Conte, il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, i capi delegazione dei partiti di maggioranza, Franceschini, Speranza, Bonafede e Bellanova, il sottosegretario Riccardo Fraccaro, il viceministro Laura Castelli e il deputato di Iv Luigi Marattin.

L'incontro è servito, a quanto viene riferito, per un primo esame dei capitoli che costituiranno l'ossatura del provvedimento ma serviranno nuove riunioni nei prossimi giorni per proseguire il lavoro. Restano non solo tensioni e distanze su grandi temi come il reddito di emergenza e le misure per la famiglia, ma c'è anche da gestire una mole di decine di proposte arrivate dai diversi ministeri.

Il testo perciò non sarebbe ancora composto e non solo perché si attende il via libera Ue a un nuovo allentamento delle regole sugli aiuti di Stato per intervenire nel capitale delle imprese. "Non abbiamo mai messo i bastoni tra le ruote al decreto aprile, per noi può uscire domattina, pur essendo contrario al reddito di emergenza", intanto ha detto Matteo Renzi a Porta a Porta.

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