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Coronavirus, Conte: "Scuola a settembre, il 4 maggio non sarà liberi tutti"

E' in corso secondo quanto si apprende una riunione tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i capi delegazione. Presenti Dario Franceschini per il Pd, Alfonso Bonafede per M5s, Teresa Bellanova per Iv e Roberto Speranza per Leu. La riunione sulla fase 2 precede l’incontro con le regioni e gli enti locali che si terrà nel pomeriggio.

«La scuola è al centro dei nostri pensieri e riaprirà a settembre. La ministra Azzolina sta lavorando per consentire che gli esami di Stato si svolgano in conferenza personale, in condizioni di sicurezza». Lo dice il premier Giuseppe Conte, aanticipando alcuni dei contenuti del provvedimento che allenterà il lockdown dal 4 maggio. «Stiamo lavorando per consentire la ripartenza di buona parte delle imprese», assicura, ma avverte, «non siamo ancora nella condizione di ripristinare una piena libertà di movimento, non sarà un liberi tutti».

«Stiamo lavorando per consentire la ripartenza di buona parte delle imprese, dalla manifattura alle costruzioni per il 4 maggio. Non possiamo protrarre oltre questo lockdown: rischiamo una compromissione troppo pesante del tessuto socio-economico del Paese. La condizione per ripartire sarà il rigoroso rispetto dei protocolli di sicurezza, per i luoghi di lavoro, per le costruzioni e per le aziende di trasporto. Nel rispetto di queste condizioni rigorose, potranno riaprire, già la settimana prossima, passando però dal vaglio dei prefetti e con autocertificazione, attività imprenditoriali che consideriamo strategiche, quali lavorazioni per l’edilizia carceraria, scolastica e per contrastare il dissesto idrogeologico, come pure attività produttive e industriali prevalentemente votate all’export, che rischiano di rimanere tagliate fuori dalle filiere produttive interconnesse e dalle catene di valore internazionali».

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