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Coronavirus, le Regioni al Governo: "Linee guida nazionali ma autonomia"

«Adottare linee guida nazionali lasciando autonomia alle Regioni per contemplare le singole specificità regionali in ordine agli aspetti relativi ai dati geografici, economici e sociali». Questa la principale delle quattro richieste sollecitate dalle Regioni nel corso della cabina di Regia con il governo e gli enti locali.

Nelle loro richieste le regioni sollecitano tra l’altro «di valutare obbligo per tutta la popolazione dei dpi, anche prevedendone la diffusione presso la grande distribuzione organizzata, anche per calmierare i prezzi».

Inoltre si sottolinea la necessità di «graduare la riapertura delle attività lavorative e dei servizi delle città e riorganizzare la mobilità della popolazione, prevedendo l'adeguamento del trasporto pubblico locale».

Si avanza anche la richiesta di «prevedere la possibilità di riapertura, anche dal 27 aprile dei cantieri edili, in particolare quelli all’aperto e di alcune filiere produttive maggiormente esposte alla concorrenza internazionale». Attenzione nelle richieste anche ai ragazzi e bambini con la «verifica di soluzioni per la cura dei bambini in considerazione della chiusura di scuole, nidi e centri estivi» con la possibilità di concordare col Miur  "progetti specifici per la riapertura delle scuole da definire in netto anticipo rispetto alle date che verranno fissate».

In serata è intervenuto anche il premier Conte. Nella cabina di regia, ha scritto su Facebook, "anche i rappresentanti dei governi locali hanno espresso adesione al disegno" del governo di "un piano nazionale" con "linee guida omogenee per tutte le Regioni, in modo da procedere, ragionevolmente il 4 maggio, a una ripresa delle attività produttive attualmente sospese, secondo un programma ben articolato, che contemperi la tutela della salute e le esigenze della produzione".

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