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La giunta Musumeci riscrive la manovra 2020: aiuti a famiglie e imprese, tutte le misure

Gaetano Armao con Nello Musumeci

Riscritta la manovra regionale per il 2020, una Finanziaria snella, con soli 26 articoli, approntata per l'emergenza e per attivare misure di contrasto agli effetti economici negativi del coronavirus in Sicilia. Il governo Musumeci l'ha già inviata all'Assemblea regionale siciliana, per l'avvio dell'iter di approvazione. Le risorse provengono da una rimodulazione dei Fondi extraregionali (Fesr e Fse) e del Poc 2014/2020.
L'obiettivo di Palazzo Orleans è affrontare la cosiddetta "Fase 1" (quella dell'emergenza attuale) e la successiva "Fase 2" (Piano per la ricostruzione economica) incidendo, sostanzialmente, in quattro settori: enti locali, famiglie povere, operatori economici, scuole e povertà educative.

COMUNI. Viene istituito un Fondo perequativo degli enti locali. Ai Comuni, per far fronte alle minori entrate, a causa della sospensione o per i mancati versamenti da parte dei contribuenti, andranno duecento milioni di euro.

SCUOLA. Al mondo della scuola vengono destinate centoventi milioni di euro. Serviranno per evitare un ulteriore incremento della dispersione scolastica e per garantire i livelli occupazionali dei lavoratori dei comparti dell'istruzione e della formazione professionale. Ma anche per favorire l'adozione di strategie finalizzate al potenziamento della scuola digitale e al corretto e più ampio esercizio del diritto allo studio.

FASCE DEBOLI. Il governo regionale ha previsto di incrementare il budget da destinare ai Comuni, per l'assistenza alimentare delle famiglie più disagiate, portando le risorse a duecento milioni di euro. A queste si aggiungono altri cento milioni di euro che serviranno a istituire, presso l'Irfis, uno speciale Fondo per il finanziamento al consumo per le famiglie. Verranno concessi prestiti, in parte a fondo perduto, fino a cinquemila euro, a interessi zero.

SISTEMA PRODUTTIVO. Per quanto concerne il sostegno alle imprese sono previsti due tipi di interventi: sovvenzioni e finanziamenti per il credito d'esercizio, che assicurino liquidità alle aziende. Anche per questo settore verrà creato presso l'Irfis un Fondo di centosettanta milioni di euro per far fronte alle esigenze finanziarie degli operatori economici. Verranno concessi prestiti, in parte a fondo perduto, fino a quindicimila euro, a interessi zero. Dieci milioni, in particolare, sono destinati a sostenere l'editoria siciliana e le agenzie di stampa, anche online. Altri cento milioni di euro serviranno a creare, presso la Crias, uno speciale "Fondo per la ripresa artigiani". Anche per loro prestiti fino a quindicimila euro senza interessi.
Identica possibilità per le cooperative: cinquanta milioni di euro a disposizione, attraverso l'Ircac, per finanziamenti fino a cinquantamila euro. Interventi anche per il settore del turismo e il comparto della pesca.

SOSPENSIONE VERSAMENTI. Verranno sospese tutte le tasse di concessione governativa di competenza regionale, i tributi per il deposito in discarica dei rifiuti solidi, i canoni per le concessioni demaniali marittime e i ruoli istituzionali e irrigui dei Consorzi di bonifica dell'ultimo triennio.

"La Sicilia ha una economia in ginocchio, era già fragile e questa epidemia è stato il colpo di grazia», ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, a "Mi manda Raitre".

"Il turismo si era confermato tra quelli più in crescita in Italia - ha aggiunto - l’Isola era indicata tra le prime sette tappe al mondo. Noi possiamo, dopo l’emergenza lanciare l’idea di una Sicilia sicura: dire 'venite in Sicilia' e dire ai siciliani di restare qui. Sono sicuro che si possa recuperare negli ultimi mesi dell’anno. Abbiamo adottato alcune misure di sostegno a imprese del turismo e non solo, mettendo a disposizione un miliardo e mezzo di euro tra piano emergenziale e piano di rilancio".

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