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Coronavirus, Musumeci: "I numeri ci danno ragione ma non molliamo". Stop fino al 3 maggio, poi via ai cantieri

"Il numero dei guariti supera quello dei decessi in Sicilia. C'è una tendenza al miglioramento. Non vuole dire tutti liberi. Ho dovuto mettere misure più restrittive per Pasqua e chiedo scusa ai siciliani, ma i numeri ci danno ragione".

Lo ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci, ospite a Pomeriggio cinque. Ed in merito agli artisti di strada che hanno raggiunto in auto l’isola, attraversando l’Italia, il Governatore ha commentato: "Si sono comportati in maniera irresponsabile". "Chi li ha fatti passare a Villa San Giovanni ha fatto malissimo e non ha fatto il proprio dovere - ha aggiunto -, adesso fanno bene a stare in quarantena e li invito a tornare in Sicilia passata la tempesta. Ma il loro comportamento è stato irresponsabile", ha ribadito.

«Questi ragazzi si sono comportanti in maniera irresponsabile, non dovevano passare a Villa San Giovanni, chi ha permesso loro di farlo non ha fatto il proprio dovere: adesso fanno bene a fare la quarantena. Mi fa piacere che vogliono visitare la Sicilia, ma debbono riconoscere che sono stati superficiali ed irresponsabili, non debbono muoversi da casa». Così il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, in collegamento con 'Pomeriggio Cinque, rivolgendosi ai ragazzi francesi della Renault 4 che erano arrivati ad Aci Castello (Catania) e adesso si trovano a Mazzarino (Caltanissetta), anche loro collegati con la trasmissione.

Il presidente poi ha preso parte, in video conferenza da Palazzo Orleans, all’insediamento della Cabina di regia tra Governo e Regioni con il premier Giuseppe Conte per l’emergenza Coronavirus. Presente anche l’assessore alla Salute Ruggero Razza.Un incontro durato oltre due ore e al quale hanno partecipato anche i ministri degli Affari regionali Francesco Boccia e della Salute Roberto Speranza, oltre a una delegazione dei Comuni e delle Province italiane. Le altre Regioni presenti erano Lombardia ed Emilia Romagna.

Nel suo intervento, Musumeci si è detto favorevole a confermare la linea del rigore e della fermezza, concordando con Palazzo Chigi la proroga, quindi, fino al 3 maggio delle attuali restrizioni, procedendo solo succesivamente a una riapertura parziale e graduale delle attività.

Tra le proposte avanzate dal governatore siciliano anche quella di valutare, «se a maggio i numeri dei contagi ci daranno ragione», la ripartenza dei cantieri stradali, nei quali il distanziamento sociale è assicurato. «Lavori - ha detto Musumeci - che possono essere svolti anche con una riduzione dei disagi per gli utenti, visto che le strade sono deserte». Un altro tema posto dal presidente della Regione è stato quello dell’autorizzazione alle attività di prevenzione degli incendi boschivi, in vista della prossima stagione estiva.Musumeci ha chiesto, infine, a Conte la possibilità di inserire nel prossimo decreto una semplificazione delle procedure di gara per la distribuzione alle famiglie delle risorse stanziate dalla Regione Siciliana ai Comuni.

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