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Aiuti ai poveri: in Sicilia subito i fondi statali, bloccati i cento milioni della Regione

Entro Pasqua dovrebbero essere erogati alla popolazione indigente i buoni per acquistare generi alimentari e farmaci. Le somme appartengono al budget di 45 milioni messo a disposizione dallo Stato mentre, come riporta Giacinto Pipitone in un articolo del Giornale di Sicilia, tempi più lunghi sono previsti per gli aiuti da finanziare con i 100 milioni annunciati da Musumeci.

Per quanto riguarda il finanziamento dello Stato che verrà gestito dai Comuni, le procedure sono ben delineate e sono pubblicate sul sito dell'amministrazione palermitana. I sindaci, così come prevedono le regole nazionali, possono scegliere se erogare direttamente i buoni spesa ai beneficiari o se affidarsi ad associazioni di volontariato che acquistano a loro volta i prodotti e li consegnano ai beneficiari. Al cittadino basta un'autocertificazione che assicuri lo stato di indigenza e la mancanza di altri sussidi statali (né reddito di cittadinanza né cassa integrazione) per accedere agli aiuti. A Palermo, per esempio, il sindaco Leoluca Orlando prevede di iniziare a pagare fra mercoledì e giovedì.

Per quanto riguarda i 100 milioni stanziati da Nello Musumeci, ci saranno dei vincoli ben precisi che l'Anci attende di conoscere. Il problema è anche che la Regione, utilizzando fondi europei, deve seguire alcune procedure di rendicontazione: da qui l'obbligo di introdurre paletti più rigidi. Ieri l'assessore alla Famiglia, Antonio Scavone, ha annunciato che entro martedì verranno erogati i primi 30 milioni ai sindaci e più lunga sarà la strada per erogare ai sindaci gli altri 70 milioni.

“I soldi ai Comuni annunciati da Musumeci? Finora non si è visto un solo centesimo nella casse dei Comuni e nelle tasche dei siciliani e chissà quando arriverà la gran parte. Questo per dovere di chiarezza. Ad oggi le uniche somme disponibili nelle casse dei Comuni siciliani sono quelle dello Stato. I siciliani che in questi giorni stanno ricevendo i buoni spesa  sappiano che è grazie alle somme stanziate prontamente da Roma e non a quelle annunciate dal presidente della Regione in pompa magna 9 giorni fa”. Lo afferma il deputato 5 stelle all’Ars, Luigi Sunseri, “per sgombrare il campo dagli equivoci e dalle informazioni distorte che girano in questi giorni”.

“Per fare chiarezza – afferma il deputato – è bene ripercorrere cronologicamente gli eventi: Il 28 marzo scorso  Musumeci annunciava 100 milioni di euro per i Comuni, per consentire alle famiglie disagiate di accedere all'assistenza alimentare. La relativa delibera regionale veniva finalmente pubblicata giorno 31. Ad oggi non un solo centesimo è arrivato nelle casse dei Comuni. Solo ieri, giorno 4 sera, sono stati decretati i primi 30 milioni (meno del 30% dell’importo previsto). Tra l’altro per questi buoni sono previste procedure molto farraginose che renderanno difficile l’erogazione. I restanti 70 restano ancora un dilemma”.

“I primi 30 milioni – spiega Sunseri – derivanti dal Fondo Sociale Europeo, erano destinati all’asse 2  per la  Riduzione della povertà e dell’esclusione sociale  e, quindi, facilmente rimodulabili perché destinati a tematiche simili. I restanti 70 milioni derivano dal POC ( Programma Operativo Complementare) e dovranno essere stornati dagli assi 8 (promozione dell’occupazione dell’inclusione sociale), 9 (rafforzamento del capitale umano e miglioramento dei sistemi formativi e d’istruzione) e 10 (miglioramento delle condizioni di contesto sociale nei sistemi urbani e territori siciliani). Parliamo quindi di somme tolte al turismo e ai beni culturali. Queste somme saranno le più complesse da rimodulare e arriveranno sicuramente in forte ritardo, perché somme che erano già state impegnate (quindi con graduatorie) e che dovranno essere compensate riattribuendo lo stanziamento iniziale, probabilmente dal FESR”.

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