Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Coronavirus, il governo valuta la chiusura delle scuole in tutta Italia

Il governo sta valutando la chiusura di tutte le scuole per gli effetti del coronavirus. Lo confermano fonti ministeriali chiarendo che ancora «nessuna decisione è stata presa al riguardo».

L’ipotesi della chiusura delle scuole in tutta Italia è, a quanto si apprende da fonti di governo, uno dei temi chiave sul tavolo della riunione tra il premier Giuseppe Conte e i ministri a Palazzo Chigi in corso questa mattina.

L’ipotesi, spiega una fonte di governo, è al centro del dibattito del governo «da diverse ore e non solo da stamattina». Ma, si spiega, «nessuna decisione è stata presa» né sull'effettiva chiusura delle scuole né sul giorno a partire dal quale la misura potrebbe essere resa attuativa.

La linea, stando a quanto trapela anche dalle riunioni che si sono tenute ieri tra il premier, i capi delegazione della maggioranza e i capigruppo dei partiti, è quella di puntare alla gestione dell’emergenza sanitaria e solo in un secondo momento concentrarsi sul rilancio delle misure economiche. Ieri soprattutto i partiti dell’opposizione hanno chiesto misure straordinarie per supportare le imprese in difficoltà, non solo quelle della zona rossa, ma - è stato sottolineato dai membri del governo - la priorità è ora quella di fermare la diffusione del virus. Anche per questo motivo all’incontro non era presente il ministro dell’Economia Gualtieri.

Gli effetti delle prime misure prese nelle zone rosse - è stato spiegato - si vedranno nei prossimi giorni, poi sarà possibile farà una valutazione globale.

Il secondo decreto dovrebbe arrivare la prossima settimana, una volta ottenuto il via libera del Parlamento allo sforamento del deficit dello 0,2%: risorse aggiuntive per circa 4 miliardi che andranno a coprire, in primis, le spese sanitarie e gli interventi a sostegno di tutto il sistema produttivo. Arriverà poi un terzo decreto più organico con un’accelerazione sugli investimenti che prevederà, tra l’altro, lo sblocco dei cantieri e un intervento sulle semplificazioni normative.

Ma al momento il primo passaggio sarà il nuovo Dpcm che raccoglierà le indicazioni del comitato scientifico arrivate ieri al governo: stop a convegni, congressi, manifestazioni, anche a quelle sportive, evitare abbracci e strette di mano, starnutire e tossire in un fazzoletto evitando qualsiasi tipo di contatto; chi ha oltre 75 anni e a chi ne ha più di 65 ed è ammalato l’invito è a rimanere a casa e a non frequentare luoghi affollati.

Ci sarà una campagna di comunicazione sui cambiamenti delle condotte e degli stili di vita. Conte ieri - riferiscono fonti parlamentari - ha ribadito la necessità di non discostarsi dalle linee medico-scientifiche. E si è detto pronto a varare nuove misure, in una linea di massima trasparenza e con il pieno coinvolgimento e la collaborazione delle Regioni.

Caricamento commenti

Commenta la notizia