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Caso Gregoretti, al via il voto in Senato. Salvini: "A testa alta, con la coscienza pulita"

Matteo Salvini

Banchi del governo vuoti nell’Aula del Senato all’inizio dell’esame della richiesta di arresto per Matteo Salvini, che si trova negli uffici del gruppo della Lega del Senato e non è presente in Aula a inizio seduta.

L’emiciclo di Palazzo Madama è abbastanza pieno. In tarda mattinata l’Assembla voterà l’ordine del giorno presentato da Forza Italia e Fratelli d’Italia per negare la richiesta di autorizzazione a procedere del Tribunale di Catania nei confronti di Matteo Salvini.

Il leader della Lega è accusato di sequestro di persona aggravato: per i magistrati avrebbe illegalmente impedito lo sbarco dei 131 migranti che alla fine di luglio si trovavano a bordo della nave della Guardia costiera che li aveva soccorsi al largo della Sicilia. L’ex ministro dell’Interno dovrebbe prendere la parola alla fine del dibattito che seguirà l’intervento della relatrice Erika Stefani. La senatrice della Lega in apertura di seduta riferirà sull'esito dei lavori della Giunta per le immunità, che il 20 gennaio scorso bocciò, grazie proprio ai voti del Carroccio, la proposta di diniego all’autorizzazione presentata da Maurizio Gasparri.

Nel loro odg FI e FdI chiedono al Senato di respingere la richiesta del Tribunale sostenendo che Salvini agì per la tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante e in accordo con il governo. Il documento sarà votato a scrutinio palese: per approvarlo è necessaria la maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea ovvero 160 voti.

"Pronto per intervenire in Senato, a testa alta e con la coscienza pulita di chi ha difeso la sua terra e la sua gente. 'Se un uomo non è disposto a lottare per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui'". Lo scrive su twitter il leader della Lega Matteo Salvini, citando una frase del poeta Ezra Pound.

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