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Viadotti a rischio e lavori eterni, Sicilia spezzata in due: nuovo scontro Musumeci-Anas

"E’ inconcepibile e irriguardoso che, per l’ennesima volta, l’Anas dimostri di non avere rispetto per la pazienza dei siciliani. Non usa mezzi termini il presidente della Regione Nello Musumeci nel commentare il caos determinatosi lungo il percorso alternativo all'autostrada Palermo-Catania. Un tragitto obbligatorio per i mezzi pesanti, dopo che il viadotto Cannatello è stato considerato a rischio crollo. Il protrarsi delle operazioni di soccorso di un tir, andato fuori strada, ha costretto ieri decine di altri autisti a passare la notte all'addiaccio.

"Le nostre autostrade - sottolinea il governatore- continuano a cadere a pezzi nella impotenza di chi dovrebbe assicurarne la piena efficienza. Ho grande rispetto per i vertici siciliani dell’azienda di Stato, ma a Roma debbono capire che nell'Isola siamo stanchi della politica del "rappezzo", un modus operandi che non ha né capo né coda, che denuncia una totale mancanza di strategia e che vive soltanto di soluzioni tampone, rivelatesi spesso inadeguate e rischiose".

"Voglio escludere la mala fede - aggiunge Musumeci - ma, proprio per questo, non posso che ribadire, ancora una volta, l'assoluta inadeguatezza dell'Anas ad affrontare e risolvere problemi infrastrutturali provocati da almeno quarant’anni di mancata manutenzione. E' arrivato il momento che questa lunga stagione di colpevole incuria si chiuda per sempre e che, con urgenza, comincino ad arrivare quelle risposte che lo Stato deve alla Sicilia".

"Lavoriamo per i siciliani". In riferimento "alle ennesime critiche" rivolte oggi dal presidente della Regione siciliana Nello Musumeci nei confronti di Anas - in seguito al blocco della circolazione sulla viabilità in bypass al viadotto Cannatello dell’autostrada A19 "Palermo-Catania", a causa di un sinistro che ha visto coinvolto un mezzo pesante - Anas precisa che l’incidente "non si è verificato lungo il percorso alternativo indicato da Anas per i mezzi pesanti eccedenti le 3,5 tonnellate in direzione Palermo-Catania che, in base all’Ordinanza Anas n. 247 del 27/12/19, prevede l’uscita allo svincolo di Tremonzelli e, dopo avere percorso le strade statali 120 e 117, il rientro in autostrada allo svincolo di Mulinello. Tale percorso alternativo - spiega la nota - è quello che Anas consiglia di percorrere a prescindere dalle condizioni di traffico e meteorologiche, in sostituzione di quello con uscita a Resuttano che prevede la percorrenza delle strade provinciali sp19 e sp112, lungo le quali tuttavia, è bene sottolinearlo, non era e non è in vigore alcuna limitazione al transito in ordine a limiti di sagoma o massa".

"L'incidente che ha causato il blocco dei mezzi pesanti - sottolinea Anas - è avvenuto su un tratto di strada provinciale, e non sul percorso alternativo indicato da Anas, circostanza che sembra non essere nota al presidente della Regione. Lungo tali strade provinciali Anas, è bene ribadirlo, non ha alcuna competenza; nonostante ciò, nello spirito di fattiva e leale collaborazione tra istituzioni, su richiesta delle amministrazioni locali ha comunque provveduto ad avviare interventi urgenti di messa in sicurezza del piano viabile, attualmente in corso di esecuzione". Quanto alle critiche di Musumeci sulla gestione delle autostrade siciliane che, parole del governatore, "continuano a cadere a pezzi nell’impotenza di chi dovrebbe assicurarne la piena efficienza", Anas ricorda ai siciliani che le autostrade dell’Isola in gestione diretta di Anas sono la Tangenziale di Catania, l’autostrada Catania-Siracusa, l’A19 "Palermo-Catania", l'autostrada A29 "Palermo-Mazara del Vallo" e le sue diramazioni per Trapani e per gli aeroporti di Birgi e Punta Raisi.

"Le autostrade A18 'Messina-Catanià, A20 'Messina-Palermò e 'Siracusa - Gelà, quest’ultima da anni in esercizio soltanto fino a Rosolini, sono invece di competenza del Consorzio autostrade siciliane, Ente pubblico regionale alle dirette dipendenze di Musumeci", evidenzia Anas che infine "nega con fermezza di perseguire una politica "del rappezzò". Anzi, Anas precisa che "la Direzione operation nazionale e la Direzione regionale siciliana di Anas hanno predisposto fin dal 2017 un piano di manutenzione straordinaria dell’A19 articolato e completo che prevede investimenti pari a 850 milioni di euro lungo tutta l'arteria, in parte già eseguiti, e più in generale, un piano di manutenzione programmata di tutta la rete stradale siciliana per il quale sono previsti 1,1 miliardi di euro, dei quali circa 180 milioni in interventi già attivi e 600 milioni per interventi di prossima attivazione". "Ovviamente - continua Anas - l’avvio e l'avanzamento degli interventi di manutenzione e riqualificazione è condizionato dalla necessità di trovare un compromesso tra l'esigenza di accelerare l’attuazione mediante l’attivazione di più cantieri contemporanei e l’opportunità di attenuare i disagi alla circolazione che gli stessi cantieri inevitabilmente creano, limitandone quindi il numero

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