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Manovra, torna la detrazione per le spese mediche: le misure approvate

Restano le detrazioni per le spese sanitarie

Stop alla stretta sui bonus fiscali prevista dal ddl bilancio, resta la detrazione al 19% per le spese sanitarie senza vincoli di reddito. Lo prevede un emendamento alla manovra approvato dalla commissione Bilancio del Senato.

Passo indietro sulla proposta iniziale di cancellare le detrazioni, anche se rispetto al passato qualcosa cambia nel sistema di pagamento. (Leggi i dettagli)

Seduta fiume della commissione Bilancio al Senato. Durante la nottata sono stati approvati diversi emendamenti cardine del provvedimento, tra questi anche quelli relativi alla plastic tax, che è stata ridotta a 45 centesimi al chilo, alla sugar tax, che è stata rinviata a ottobre, e la Robin tax, cioè l'addizionale Ires salita del 3,5% per i concessionari di autostrade, porti, aeroporti e ferrovie.

Via libera anche alla rimodulazione della tassa sulle auto aziendali e alla tassa sulla fortuna, che sale al 20% sulle vincite oltre i 500 euro. Obiettivo della commissione è chiudere i lavori nelle prossime ore per inviare il testo all'Aula.

Gli altri emendamenti approvati:

- Sei milioni in tre anni al fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro. L'incremento è pari a "un milione di euro per l'anno 2020, due milioni di euro nel 2021 e tre milioni di euro per l'anno 2022".

- Un incremento di 20 milioni nel 2020 per il fondo per le non autosufficienze. Via libera anche a 5 milioni per il 2020 per il diritto al lavoro dei disabili.

- Approvati un paio di emendamenti per il potenziamento degli uffici e degli istituti penitenziari. Una norma permette di bandire concorsi per assumere fino a 18 dirigenti degli uffici di esecuzione esterna nel triennio 2020-2022. L'altra prevede concorsi per 50 assunzioni, nel 2020, di funzionari del dipartimento per l'amministrazione penitenziaria.

- I Comuni potranno accantonare non più il 95% ma il 90% del valore dei crediti di dubbia esigibilità. L'obiettivo è liberare un 5% di operatività da usare per i servizi di pubblica utilità.

- Niente stretta sulle 'finte prime case': approvata la modifica all'emendamento alla  manovra dei relatori.

- Super e iperammortamento diventano credito d'imposta da usare "esclusivamente" in compensazione. La commissione Bilancio del Senato ha approvato la proposta dei relatori che trasforma l'iperammortamento in un bonus del 40% fino a 2,5 milioni e del 20% fino a massimo 10 milioni per i beni utili alla trasformazione tecnologica delle imprese, mentre per l'acquisto di software si ferma al 15% fino a 700mila euro. Il superammortamento diventa un bonus del 6% fino a 2 milioni. Si precisa che, oltre alle auto, sono esclusi i capannoni e "i beni gratuitamente devolvibili" dei concessionari.

- Slitta da luglio 2020 al 1 gennaio 2022 la fine del mercato tutelato per l'energia. Si stabilisce anche che il Mise, sentita l'Autorità per l'energia (Arera) entro marzo stabilisca "modalità e criteri dell'ingresso consapevole" nel mercato libero dei clienti finali. Arriva anche una stretta sui fornitori di energia elettrica: entro marzo saranno ridefiniti i paletti per rientrare nell'Elenco dei soggetti abilitati, "a tutela dei consumatori".

- Arriva il bonus facciate ma non per gli alberghi. La misura prevede una detrazione al 90% in dieci anni per le "spese documentate, sostenute, nell'anno 2020, relative agli interventi, inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici".

- Nessuna richiesta di risarcimento, né di crediti vantati dallo Stato, sarà più a carico degli orfani di femminicidio, né minorenni né maggiorenni "non economicamente autosufficienti" purché "estranei" ai delitti in famiglia. Si esclude quindi che i figli possano 'ereditare' debiti, anche nei confronti dell'Inps, di un genitore "autore di un delitto di omicidio contro il coniuge" anche separato o divorziato, o contro il compagno convivente o parte di unione civile.

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