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Neo-mamme al lavoro: spunta un esonero contributivo, ma è scontro nel governo

Spunta una misura per le neo-mamme

Spunta una norma in favore delle neo-mamme che lavorano, un contributo destinato alle imprese e che verrebbe inserito nella manovra. Ma la proposta ha subito generato uno scontro nella maggioranza di governo col Pd che si dice contrario.

A svelare le carte è stato il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, parlando all'anteprima del Festival organizzato dai consulenti del Lavoro. "Stiamo studiando una norma da inserire in manovra che mantiene la donna dopo la maternità a lavoro dando un esonero contributivo al datore di lavoro".

Il ministro quindi sottolinea la volontà di intervenire sul fenomeno che vede "le donne spesso lasciare il lavoro dopo il primo anno di maternità".

La proposta però non piace al Pd. "Leggo che la ministra Catalfo starebbe approntando sgravi contributivi per quelle imprese che mantengono il posto alle madri lavoratrici dopo la maternità. Si tratta di una proposta a suo tempo già fatta dalla Lega, che infatti avevamo criticato: perché dovremmo premiare un'impresa che semplicemente rispetta le regole? Sarebbe una legittimazione per quelle che costringono alle dimissioni le madri lavoratrici, o le licenziano appena la legge lo consente". Così la vice capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Gribaudo, commentando la norma che potrebbe essere inserita in manovra.

"Le donne che dopo la nascita del figlio smettono di lavorare - aggiunge la deputata dem - chiedono soprattutto servizi, asili nido, rispetto dei diritti, non certo che venga premiato chi magari fa loro mobbing e vorrebbe mandarle a casa. Noi chiediamo discontinuità, chiediamo politiche che garantiscano la parità, non che certifichino le disuguaglianze".

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