Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Leopolda, Renzi: "Oggi iscrizioni online e simbolo, il tempo delle tessere è finito"

«Dai tavoli della Leopolda sono nate delle leggi. Me lo trovate un altro posto come la Leopolda?», ha detto Matteo Renzi aprendo la seconda giornata della Leopolda. «Alle 11 aprono i tavoli, nel pomeriggio interventi. Dalle 17,30 inizia la cerimonia per il simbolo... la uno, la due o la tre», ha aggiunto Renzi imitando Mike Bongiorno.

«Il simbolo è già lì dietro, in questo momento ha il 63%, è tutto certificato, c'è la Casaleggio... Alle 18 ci sarà la possibilità di iscriversi al partito, solo online, non ci sono persone che fanno i signori delle tessere. Il tempo dei signori delle tessere è finito, ciao ciao correnti, il primo partito decorrentizzato», ha aggiunto.

«Quando diciamo che Quota 100 non va bene non stiamo attaccando gli anziani: dico che 20 miliardi di euro messi tutti insieme su 100mila persone o 190mila come dice Salvini, 20 miliardi per 150mila persone sono un’assurdità», ha detto Matteo Renzi, fondatore di Italia Viva, introducendo il ministro della Famiglia Elena Bonetti sul palco di Leopolda 10. «Gli 80 euro valgono 10 miliardi e vanno a 10 milioni di persone, i 20 miliardi di Quota 100 vanno a 150mila persone, ed è una ingiustizia», ha osservato Renzi, secondo cui «non abbiamo niente contro quelli di Quota 100», però «il punto vero per me che bisogna pensare a domani».

«Nuovi arrivi in Italia Viva», annuncia intanto il capogruppo al Senato, Davide Faraone che, arrivando alla Leopolda, risponde così ai giornalisti: «Ci saranno arrivi al Senato, alla Camera, ma soprattutto nel Paese. Il nostro obiettivo è questo. Al Senato deve essere la proiezione di quello che siamo nel Paese».

Faraone, ricordando il precedente della Lega, si dice certo che Italia Viva possa in futuro diventare forza di maggioranza relativa: «Durante la scorsa legislatura faceva impressione vedere il gruppo della Lega composto da una manciata di senatori. La mobilità elettorale l’abbiamo subita anche noi e ci dà la prospettiva di essere forza di maggioranza relativa».

Le cronache politiche parlano di una nuova sinergia tra Luigi Di Maio e Matteo Renzi, di cui farebbe le spese il governo e, nello specifico, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il capogruppo di Italia Viva al Senato, però, non condivide questo scenario: «Non mi sembra ci sia questa sinergia con il Movimento 5 stelle contro Conte. E poi Conte è nel M5s». E, a rimarcare le distanze, Davide Faraone cita la partita in corso su Quota 100, che Di Maio vorrebbe mantenere e i renziani vogliono, invece, abrogare.

Persone:

Caricamento commenti

Commenta la notizia