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Superbonus pagamenti digitali per parrucchiere o ristorante: tutti i rimborsi

Tra le tante novità nella manovra, ce ne sono alcune inedite. Un superbonus per i pagamenti digitali, per restituire una quota della cifra pagata ai consumatori che utilizzino carte o bancomat. Ci sono 3 miliardi a disposizione, con i primi imborsi che scatteranno nel 2021 e riguarderanno anche le spese che generalmente vengono fatte con il cash: l'idraulico, il ristorante, la parrucchiera. In manovra verranno definiti tetti e quote di rimborsi. Una delle ipotesi su cui i tecnici hanno lavorato prevedeva la restituzione fino a 475 euro per spese fino a 2500 euro all'anno. Per venire incontro ai commercianti, comunque, il governo "sta lavorando per ridurre sensibilmente le commissioni" sui pagamenti digitali, ha spiegato il viceministro all'Economia Antonio Misiani.

Con il pacchetto fisco il governo conta di portare a casa la fetta più consistente della manovra, che si aggira attorno ai 30 miliardi di euro. Il focus è sulla lotta all'evasione e sulle misure contro gli abusi e le frodi. La maggioranza ha trovato un primo accordo anche sull'inasprimento delle pene. Per chi verrà condannato per dichiarazione fraudolenta il carcere passa da sei a otto anni. La materia sarà comunque oggetto di nuovi interventi. Le mosse sul fisco seguono una doppia linea di azione: ci sono i premi per chi sceglie i pagamenti digitali, che sono considerati il primo strumento di lotta all'evasione, e ci sono i balzelli su alcuni specifici settori, come quelli considerati nocivi per l'ambiente o i giochi.

Una cifra superiore ai 4 miliardi compare nella quantificazione di una serie di altre misure, come l'intervento per limitare gli abusi della cosiddetta flat tax per le partite Iva. Fra i comparti sotto osservazione ci sono anche quelli inquinanti. Ecco che il documento programmatico di bilancio inviato a Bruxelles prevede una tassa di un euro per ogni chilo di imballaggio di plastica. Insieme ad altre misure analoghe, l'intervento porterà circa 1,8 miliardi di euro nelle casse dello Stato.

Aumentano anche le tasse sui giochi. Il preu (prelievo erariale unico) applicabile sulle slot verrà incrementato per garantire un gettito di circa 560 milioni. La manovra contiene pure una sforbiciata alle detrazioni per chi abbia redditi oltre i 120 mila euro all'anno: le agevolazioni (salvo quelle sanitarie e quelle ritenute "amiche della crescita") si riducono gradualmente fino ad azzerarsi per i redditi oltre i 240 mila euro all'anno.

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