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Il ministro Bonetti da Palermo rilancia: “Voto ai 16enni ma dopo la formazione”

Un momento dell'evento a Terrasini, organizzato da Davide Faraone. Con lui oggi anche il ministro Bonetti

"Sono estremamente favorevole a estendere il voto ai ragazzi e alle ragazze di 16 anni, ma non come misura calata lì e accompagnata da un percorso di formazione e incentivi di reale valorizzazione dei giovani". Il ministro per le Pari opportunità Elena Bonetti ha rilanciato da Palermo uno dei temi molto discussi in politica ma anche dall'opinione pubblica in questi giorni.

Il ministro oggi è a Terrasini,  dove è in corso la seconda giornata della scuola politica per i giovani #Futura, organizzata da Davide Faraone (nel video di Marcella Chirchio ha parlato anche di formazione dei giovani

Sull'Iva ha confermato la necessità di evitare aumenti. "Insegno matematica, se alla fine dall'Iva lo Stato incassa 105 invece di 100, significa che c'è stato un aumento. Ed è evidente che questo significherebbe aggravare i carichi economici delle famiglie. Questo governo nasce per evitare lo sfacelo ai danni delle famiglie italiane. Non aumentare l'Iva significa non caricare ulteriormente le famiglie, perché incide sui consumi e sui costi dei nuclei più disagiati". E ha aggiunto: "Sono convinta che il premier Conte non userà lo specchietto per le allodole".

Ma il dibattito sull'Iva ha provocato tensioni nel governo nell'ultima settimana. Non ultimo il botta e risposta tra il Giuseppe Conte e Matteo Renzi. "Io sono molto serena - dice il ministro Bonetti, commentando le parole del premier  che non si sente sereno rispetto al protagonismo di Renzi -. Ho chiaro qual è il programma del governo e l'impegno che mi sono presa nel gioco di squadra".

Sulle misure della prossima manovra finanziaria per i giovani e le famiglie ha detto: "Mi auguro che il 'bonus cultura' non venga rimosso". E ha poi fatto riferimento allo Ius culturae: "Non è nel programma di governo e quindi è una azione che deve maturare come input parlamentare. Io l'ho sostenuto e quindi se le altre forze di maggioranza dovessero riconoscerne il valore noi siamo in prima linea. Ma non può diventare misura di scontro e battaglia politica nella maggioranza, litighiamo su altro".

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