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Open Arms, duro attacco di Conte a Salvini: "Collaborazione sleale"

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha deciso di scrivere una lettera aperta al vicepremier Matteo Salvini. "Il consenso politico a cui ogni leader politico aspira si nutre della fiducia degli elettori - sta scritto nella nota -.. Ma se non alimentiamo la fiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche si crea un cortocircuito e alla fine prevalgono rabbia e disaffezione. Dobbiamo tutti operare per riconoscere piena dignità alle istituzioni che rappresentiamo, nel segno della leale collaborazione. Hai alle spalle e davanti una lunga carriera politica. Molti l’associano al potere. Io l’associo a una enorme responsabilità, chiaro esempio di sleale collaborazione, l'ennesima a dire il vero, che non posso accettare".

"Conte ha fatto uno sfogo umorale io devo rispondere con le leggi: per questo è partita dal Viminale una lettera in punta di diritto». Lo ha detto il ministro Salvini al termine del Comitato per l’ordine pubblico a Castel Volturno. «Una nave straniera in acque internazionali non si capisce che attinenza abbia con l’Italia. A che titolo chiede l’intervento alle autorità italiane? Qual è la ratio della domanda e della risposta? in silenzio abbiamo fatto scendere chi aveva necessità, senza letterine - ha aggiunto Salvini -. Con me i porti sono e rimarranno CHIUSI ai trafficanti e ai loro complici stranieri. Ed è chiaro che, senza questa fermezza, l'Unione Europea non avrebbe mai mosso un dito, lasciando l'Italia e gli Italiani soli come ha fatto negli anni dei governi di Renzi e del Pd".

"Questo è il momento di insistere in direzione di una soluzione sempre più europea, altrimenti l'Italia si ritroverà completamente isolata in una situazione che diventerà, nuovamente, via via sempre più ingestibile", scrive poi sul caso Open Arms. "In definitiva, se davvero vogliamo proteggere i nostri 'interessi nazionali2, non possiamo limitarci a esibire posizioni di assoluta intransigenza".

"Mi batterò sino all’ultimo giorno perché si affermi un meccanismo europeo, da applicare in via pressoché automatica, per operare una redistribuzione che veda tutti i Paesi dell’Unione pienamente coinvolti, in modo da evitare che i Paesi di primo sbarco, come l’Italia, siano abbandonati a se stessi -scrive ancora il presidente del consiglio- Pur in attesa che si attui questo meccanismo europeo, sono sempre personalmente intervenuto, con gli altri Paesi europei, per pretendere e ottenere una redistribuzione dei migranti che sono sbarcati nei nostri porti. E a questo proposito dobbiamo dare atto che sia la Commissione europea sia alcuni leader europei ci hanno sempre teso la mano per sbloccare situazioni emergenziali".

"La nuova Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, nei colloqui sin qui avuti, mi è sembrata molto determinata a percorrere questa strada e a darci una mano risolutiva" aggiunge Conte sottolineando come l'Italia abbia "chilometri di coste e siamo a una manciata di ore di navigazione dall’Africa e dal Medio Oriente" e come "è difficile contrastare i quotidiani, minuti sbarchi clandestini".

"Non possiamo agire da soli. Dobbiamo continuare a insistere in Europa, come peraltro hai fatto Tu, di recente a Helsinki. E' questa la direzione giusta".

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