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Migranti, Sea Watch: "Aiutateci, qui come in prigione". Salvini: "Non sbarcano fino a Natale"

"Non ce la facciamo più, qui siamo come in prigione, aiutateci a sbarcare presto, a mettere i piedi giù da questa barca". È l’appello lanciato dai migranti a bordo della Sea Watch 3 da 13 giorni al largo di Lampedusa.

"Siamo tutti stanchi, esausti, stremati - dice uno di loro in un video della Ong postato sulla pagina Facebook del 'Forum Lampedusa solidale' - pensate ad una persona appena uscita di prigione e fuggita dalla Libia, che ora si trova qui seduta o sdraiata. Immaginatevi come debba sentirsi questa persona.

I migranti sottolineano che a bordo "manca tutto, non possiamo fare niente, non possiamo camminare né muoverci perché la barca è piccola mentre noi siamo tanti. Non c'è spazio".

L’Italia "si rifiuta di farci approdare", proseguono, "chiediamo l’aiuto delle persone a terra, qui non è facile, non è facile stare su una barca piccola. Per favore - concludono i migranti - non ci lasciate qui cosi, non ce la facciamo più".

"La Sea Watch in Italia non ci arriva, possono stare lì fino a Natale. In 13 giorni se avessero avuto veramente a cuore la salute dei migranti sarebbero andati e tornato dall’Olanda". Lo ha detto il ministro dell’interno Matteo Salvini ribadendo che non consentirà alla nave di entrare in acque italiane e aggiungendo che "l'Italia non si fa dettare la linea da una ong che non rispetta le regole"

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