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Regione, Musumeci: "Rimpasto di governo tra qualche settimana, Toninelli calamità nazionale"

Nello Musumeci

"Non ci sono trattative. Il mini-rimpasto che ho voluto sarà fatto tra qualche settimana, non cambieremo 54 assessori come capitato al Governo precedente. Va bene così la squadra, ha la mia fiducia. C'è la necessità di fare qualche sostituzione, la faremo con serenità e in pieno accordo". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, a margine della manifestazione pubblica di DiventeràBellissima a Palermo.

"Con una battaglia impossibile abbiamo impedito che la Sicilia cadesse nelle mani dei grillini, di una forza politica rancorosa che si nutre della disperazione della gente come un vampiro si nutre del sangue. Erano convinti che la Sicilia fosse già nel loro bottino, non è stato così. Abbiamo sottratto la Sicilia alla peggiore demagogia, all’effimero, a una pattuglia di impostori. I grillini dove non governano fanno ruolo censori, si permette di fare lista buoni e cattivi, chi è onesto e chi no, chi deve dare esempi e chi no. Non fate i censori, non fate i professori. Non è possibile".

"Non poteva essere possibile lasciare questa regione alla sinistra che ne ha determinato la fine - ha aggiunto - Abbiamo trovato una montagna di macerie in ogni settore. E’ impossibile passare metà del nostro tempo ancora oggi ad affrontare e risolvere i problemi di ieri. Qualunque pentola si scoperchia si trovano serpenti".

"Quando andiamo a Roma con chi dobbiamo parlare? Con il ministro Toninelli, che è una calamità nazionale? Viene in Sicilia in campagna elettorale, fa il giro dei cantieri e poi inizia a dare lezioni e ci viene a dire che le strade siciliane sono del terzo mondo, quando in Sicilia le strade sono di competenza comunale, provinciale e nazionale".

E in conclusione: "Se Miccichè e Salvini possono stare insieme? Il centrodestra deve essere unito al di là delle simpatie o delle antipatie. La diversità di vedute è normale, altrimenti avremmo un grande partito unico nel Sud. Questo non c'è ed è un bene che non ci sia. Noi dobbiamo essere la speranza per il popolo siciliano e meridionale che non sa più per chi votare in questa palude disarmante, in questa politica senza politica, svuotata di ideali, di regole, in questa democrazia senza governo e in questo governo senza sapore. Dobbiamo essere l’elemento di novità, ecco perchè al Sud vogliamo esserci per intercettare milioni di meridionali che hanno bisogno di sentirsi rappresentati. Il problema non è se essere amici della Lega o di altri partiti, decideremo tra qualche mese se costituire una federazione o un’alleanza".

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