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Musumeci accetta le dimissioni dell'assessore Pappalardo: si va verso un mini rimpasto

Sandro Pappalardo

"Ho accettato le dimissioni dell’assessore Sandro Pappalardo, che va a ricoprire a Roma un importante incarico nell’amministrazione dell’Ente nazionale italiano per il turismo". Sono le parole del presidente della Regione Nello Musumeci che sanciscono l'addio.

"Voglio ringraziarlo per la serietà, l’impegno e la passione con cui, in questo anno e mezzo, ha guidato l’assessorato al Turismo. Sono certo che - continua in una nota - saprà fare lo stesso all’Enit, dove la Conferenza Stato-Regioni lo ha eletto in rappresentanza della Regione Siciliana. Ho chiesto, tuttavia, al dottore Pappalardo di occuparsi dei rapporti con il commissariato per l’Expo 2020 di Dubai, dove la Sicilia - conclude -intende avere il ruolo da protagonista che le spetta".

Può così avere inizio il piccolo "rimpasto" di governo annunciato dallo stesso governatore. Entro l'estate ci sarà qualche volto nuovo. Ne sono convinti anche in Forza Italia. Per Francesco Scoma si tratta di "un passaggio fisiologico dopo una tornata elettorale importante e soprattutto di fronte alla possibilità di una campagna elettorale anticipata per rendere più veloci le azioni di governo. Possiamo dire che un rimpasto sia quasi obbligato".

L'ormai ex assessore ha voluto scrivere una lettera alla "sua" Sicilia.
"Lascio dopo più di un anno e mezzo il prestigioso incarico di assessore del governo della Regione Siciliana per assumerne un altro, altrettanto prestigioso, ai vertici dell'Enit - Agenzia nazionale del turismo. Quando lasci qualcosa di grande, anche se qualcos'altro di grande ti aspetta, non trovi le parole; i mesi trascorsi ti appaiono come un film dove si incrociano sogni, passioni, impegno, circostanze, soddisfazioni, difficoltà, ma in particolare persone; tante, tantissime, con cui il tuo cammino si è incrociato".
"Persone, migliaia, che hai ascoltato, che ti hanno ascoltato, consigliato, aiutato o che hai aiutato, con le quali hai condiviso sogni, programmi; penso ai sindaci, assessori, consiglieri, addetti ai lavori e non della filiera turistica, dello sport, dello spettacolo. Migliaia di persone che hai avuto l'onore di conoscere, alle quali hai dato qualcosa di te ma dalle quali hai appreso tanto, tantissimo. A queste migliaia di siciliani va il mio pensiero, a loro il mio grazie, un grazie profondo che proviene dal cuore".
"Chi conosce la mia storia personale sa che tanti anni fa, in un momento non felice della mia vita familiare, la Sicilia, aprì le braccia a quei quattro bambini, fra i quali, io di nove anni. Braccia di affetto, di grande amore. A quella Sicilia, a quei siciliani promisi che un giorno avrei provato a togliermi quel debito di riconoscenza. Con questo spirito, con quella promessa nel cuore, ho affrontato questa mia esperienza".
"Un grazie particolare ai miei colleghi della giunta di governo, persone straordinarie che mi hanno aiutato in questo “viaggio”. Un grazie al Parlamento tutto, ad iniziare dal suo presidente. Un grazie al personale dell'assessorato, professionisti di altissimo livello che hanno dimostrato competenza ed abnegazione e dai quali ho avuto la massima disponibilità".
"Un grazie particolare al presidente Musumeci: caro presidente, la Sicilia ti è riconoscente e io altrettanto. Chi ha avuto e ha l'onore di lavorare con te penso riesca a percepire queste mie parole e questi miei sentimenti nei tuoi confronti. Non posso che chiudere questa mia riflessione con un pensiero e un grazie, difficilmente descrivibile, al leader del mio partito, Giorgia Meloni, che mi ha dato la possibilità di vivere questa entusiasmante e toccante esperienza".

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