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La Lega insiste sulla flat tax, M5s: "Ok in deficit". Conte: "Il progetto ancora non c'è"

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini con il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte

«L'Italia è fuori dalla recessione, l’economia non arranca». È il messaggio che il premier Giuseppe Conte invia alla Commissione Europea. Oggi è attesa la risposta di Roma alla lettera della Commissione Ue. I principi della missiva sono stati discussi nel vertice che il ministro Tria ha avuto con gli 'sherpà economici del partito di via Bellerio e con il presidente del Consiglio, Conte. «L'Italia non si piega», ha sottolineato anche Di Maio. Qualora si manifestasse l’intenzione di apportare tagli al welfare e alla spesa sociale non sarebbe solo l’opposizione ad opporsi ad una direzione che - è l’attacco del Pd - «sta portando il Paese allo sfascio». Il punto di caduta resta la flat tax.

Il piano sarà portato nel prossimo Cdm. «Il progetto non è ancora arrivato a Palazzo Chigi», osserva Conte. Salvini continua ad insistere, sottolineando che anche il governatore della Banca d’Italia ha parlato della necessità di uno choc fiscale.  «Bene la relazione di Banca d’Italia, che conferma la necessità di uno choc fiscale per far ripartire l'economia italiana. La flat tax è la prima riforma che governo e Parlamento dovranno discutere», ribadisce Matteo Salvini.

«La proposta della Lega di finanziare in deficit la flat tax ci trova favorevoli. A maggior ragione se, come apprendiamo, Tria già condivide questa idea: ben venga il regime fiscale al 15% per i redditi fino ai 65.000 euro», la risposta M5s.

Ma non c'è solo la flat tax: ci sarà di conseguenza, fanno notare fonti parlamentari della Lega, una revisione delle aliquote Irpef del 41 e del 43%, per le fasce alte potrebbero negli anni successivi scendere prima al 38% poi tra il 30 e il 35. E sul tavolo poi ci sono la proroga alla pace fiscale, gli aiuti alle imprese in crisi e la lotta all’evasione. Potrebbe arrivare inoltre un provvedimento governativo sulla possibilità di applicare le sanzioni per quegli esercenti che non utilizzano il Pos, introducendo la novità di eliminare ogni tipo di commissione.

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