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Tensione alle stelle nel governo, Di Maio: "La Lega minaccia la crisi". Salvini: "È solo nella sua testa"

Luigi Di Maio (s), il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e Matteo Salvini

Nuove tensioni fra i due vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Ai rapporti già incrinati negli ultimi tempi per via delle critiche all'amministrazione Raggi, si è aggiunto anche il caso Siri.
Il leader di M5s accusa il collega della Lega di «minacciare la crisi di governo»«È solo nella sua testa», replica il ministro dell'Interno.

Lo scontro si acuisce dopo il post su Facebook di Di Maio, che scrive: «Anche oggi la Lega minaccia di far cadere il governo. Sembra ci siano persino contatti in corso con Berlusconi per fare un altro esecutivo. Sono pieni i giornali di queste ricostruzioni e lo trovo gravissimo. Sono davvero sbalordito».

«L'Italia non è mica un gioco - prosegue il leader grillino -, l’Italia siamo noi e milioni di famiglie in difficoltà che vogliono un segnale. L’Italia non è un trofeo e trovo gravissimo che la Lega con così tanta superficialità ogni volta che gli gira minacci di far cadere il governo», sottolinea.

E tornando a parlare del caso di Siri indagato, aggiunge: «Abbiamo sempre agito rispettando un punto, un principio: la legalità! Siamo sempre stati coerenti su questo. Lo abbiamo dimostrato anche recentemente a Roma. Siamo nati sulla questione morale e gli indagati per corruzione o per aver preso mazzette e tangenti no, non possiamo accettarli».

«Mi auguro che la Lega lo abbia capito. Perché quella di ieri su Virginia Raggi è stata una vera e propria sceneggiata mediatica», sottolinea. «È stato proprio il MoVimento 5 Stelle a bloccare i tentativi del sottosegretario leghista Siri di introdurre alcune misure diciamo un po' controverse».

Rimanda al mittente le accusa Matteo Salvini, che in una nota scrive: «Macché crisi di governo! La Lega vuole solo governare bene e a lungo nell’interesse degli italiani, la crisi di governo è solo nella testa di Di Maio che farebbe bene a non parlare di porti aperti per gli immigrati e a controllare che il reddito di cittadinanza non finisca a furbetti, delinquenti ed ex terroristi».

«La Lega vuole solo governare bene e a lungo nell’interesse degli italiani, come abbiamo fatto in questi mesi, senza nostalgia del passato e senza perdere tempo a litigare. Tagliare tasse e burocrazia, rilanciare lavoro e imprese, aiutare le famiglie, continuare a difendere i confini, attuare l’Autonomia e riformare la giustizia: queste sono la priorità».

«Con tutti gli avversari potenti che ha questo governo, non capisco perché anche oggi l’amico Di Maio parli di 'crisi di governo': Luigi e gli amici grillini farebbero bene a non parlare più di porti aperti per gli immigrati, e a controllare che il reddito di cittadinanza non finisca a furbetti, delinquenti ed ex terroristi. Non vorrei che nei 5Stelle qualcuno avesse voglia di far saltare tutto e magari andare a governare con la sinistra... Buon Venerdì Santo di pace a tutti», conclude Salvini.

(ANSA)

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