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L'inchiesta su Blutec scuote Termini, preoccupati i sindacati. Di Maio: "Gli operai non saranno soli"

Di Maio durante una precedente visita all'ex stabilimento Fiat di Termini Imerese

La notizia dell'inchiesta su Blutec, che ha portato all'arresto dei vertici della società e al sequestro dello stabilimento, scuote Termini Imerese. La notizia fa crescere lo sconforto tra gli operai. Le speranze di un rilancio dell'ex Fiat sembrano svanire.

L'accusa volta alla società è di malversazione di fondi pubblici ai danni dello Stato e riguarda il maxi-finanziamento di Invitalia ottenuto dalla società per il rilancio dello stabilimento di Termini Imerese, dove si sarebbero dovute produrre auto ibride. "Il grande bluff è stato svelato, il quadro si è chiuso", dice la Fiom siciliana.

La Uil chiede un incontro al ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, che durante un incontro all'ex stabilimento Fiat aveva dato il via libera alla cassa integrazione di 6 mesi per gli operai. "Abbiamo bisogno di capire subito cosa succederà in Sicilia e quale futuro attende i lavoratori di Termini Imerese", dice Enzo Comella, segretario della Uilm Palermo.

Risponde subito il vicepremier Di Maio, che assicura: "Non abbandoniamo i lavoratori che sono le vittime di questa storia. Ho già dato mandato agli uffici del  Ministero di contattare l’amministratore giudiziario per salvaguardare i livelli occupazionali. Gli arresti del management della Bluetec di Termini Imerese confermano alcune perplessità delle parti sui piani d’investimento".

"La notizia dell'arresto dei vertici di Blutec cade come una tegola sulla testa di un intera comunità - afferma il sindaco di Termini Imerese, Francesco Giunta -. Seppur, nella consapevolezza delle difficoltà registrate nei mesi scorsi, in merito alla restituzione delle somme anticipate all'azienda da Invitalia, abbiamo sempre sperato che la "vertenza Termini Imerese" potesse trovare una soluzione favorevole per le migliaia di famiglie, coinvolte, loro malgrado, in un disastro sociale ed economico senza precedenti. Da tempo, la Procura della Repubblica, presso il Trubunale di Termini Imerese, indagava in merito alle modalità di utilizzo dei fondi pubblici da parte di Blutec. Questa ulteriore "involuzione" della vertenza, deve preoccuparci ma non scoraggiarci - ha aggiunto il primo cittadino -. Unitamente alle organizzazioni sindacali, il Comitato permanente dei Sindaci, peraltro già convocato, per mercoledì 13 marzo alle 17, presso la sede storica del palazzo Comunale si deciderà quali azioni intraprendere. Resto fermamente convinto, oggi, più di ieri - conclude Giunta -, che una manifestazione a Torino, dinanzi la principale sede italiana di FCA, sia l'unica soluzione, affinché l'azienda torinese, possa assumersi quelle responsabilità che fino ad oggi non si è mai voluta assumere".

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