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Decretone: stop alla pensione per i mafiosi, sì alla cassa integrazione per i lavoratori di Termini

Pensione sospesa a chi ha una condanna passata in giudicato per mafia o terrorismo o qualunque altro reato con «pena non inferiore a due anni di reclusione», che si siano «volontariamente sottratti all’esecuzione della pena».

L’emendamento al decretone, già approvato in commissione Lavoro, ha ricevuto il via libera definitivo dell’Aula del Senato che sta votando il provvedimento. Il blocco vale anche per evasi e latitanti. La sospensione è retroattiva, va adottata con pronuncia del giudice e, in caso di ripristino non prevede il recupero «degli importi maturati durante il periodo di sospensione». Le risorse andranno alle vittime di mafia, estorsione e usura.

Altro emendamento approvato è quello che prevede sei mesi di cassa integrazione per i lavoratori della Blutec di Termini Imerese, anche con il voto favorevole del Pd, in Aula al Senato. Il Ministero del Lavoro potrà autorizzare l’Inps ad anticipare sei mensilità di cassa straordinaria per le imprese con oltre 500 dipendenti nelle aree di crisi complessa.

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