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Enti locali, dai rifiuti alla legge elettorale: appello dell'Asael a Musumeci sulle priorità del 2019

Matteo Cocchiara, presidente dell'Asael Sicilia

Dalla riforma del sistema dei rifiuti a quella della legge elettorale per il rinnovo degli organi comunali e delle ex Province, passando attraverso il meccanismo dei trasferimenti delle risorse dalla Regione ai comuni, la formazione del personale comunale e, infine, la riforma urbanistica. Sono alcuni dei temi segnalati in una lettera che l’Asael, associazione che riunisce gli amministratori locali siciliani presieduta da Matteo Cocchiara, ha inviato al presidente della Regione Nello Musumeci, al presidente dell’As Gianfranco Micciché, all’assessore alle Autonomie locali Bernadette Grasso, e ai capigruppo del Parlamento regionale.

Riguardo ai temi di finanza locale l’Asael, che giudica positivamente l’accordo tra Stato e Regione inserito nell’ultima legge di stabilità, sottolinea che nell’isola «bisogna introdurre il metodo dei cosiddetti costi e fabbisogni standard, fissando i trasferimenti sulla base dei servizi effettivamente erogati da ciascun ente».

Per le ex Province, l’associazione ricorda che «è assolutamente imprescindibile la definizione di ruoli e funzioni» in modo da attribuire un governo alle materie che non sono di competenza dei comuni come la viabilità, l'edilizia scolastica e l’assistenza ai disabili.

In materia elettorale, l’Asael propone una rivisitazione del sistema: mantenendo il metodo dell’elezione diretta dei sindaci, "occorrerebbe rivedere il cosiddetto 'effetto trascinamento' del voto per il consigliere comunale sul candidato sindaco che spesso - spiega l’Asael - toglie centralità al primo cittadino».

Quindi serve una riforma urbanistica «che deve celermente far recuperare ai comuni un ruolo centrale nella pianificazione» del territorio. «Governo e Assemblea regionale prendano atto di ciò che da tempo andiamo proponendo - afferma Cocchiara - e cioè la necessità di effettuare una inversione di rotta e di metodo nell’azione politico-istituzionale. Chiediamo che si passi dalle dichiarazioni di principio alla politica del fare».

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