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Variazioni Bilancio, il M5S: "Il governo è fuori tempo massimo". Tempi di approvazione a rischio

"Il governo è fuori tempo massimo per approvare il bilancio". È quanto affermano i deputati del M5S all'Ars che oggi, tramite una diretta Facebook, hanno lanciato l'allarme sull'approvazione finale del documento e sulle procedure che il governo regionale sta mettendo in atto in questi giorni. I parlamentari hanno anche accusato il presidente Musumeci di essere spesso assente nelle sedute all'Ars, in un momento fondamentale in cui, invece, dovrebbe guidare la maggioranza.

"Noi in questi giorni dovremmo lavorare sul bilancio che entro il 31 dicembre andava approvato e che quindi già il governo ci avrebbe dovuto presentare da tempo e invece si parla ancora di variazioni. Vengono violate tutte le norme parlamentari - continuano i Cinque Stelle -, i tempi di lavoro delle commissioni sono stati dimezzati da una decisione del presidente dell'Ars connivente con il presidente della Regione, non consentendo così di poter operare nel migliore dei modi".

"È un momento tragico per la Sicilia - dichiarano i parlamentari -, un momento sociale di depressione e il governo, la cui popolarità sta crollando, non riesce a dare alcuna risposta ai siciliani. Si cammina sempre a vista - ribadiscono -. Gli articoli andrebbero riprogrammati. Siamo di fronte all'ennesimo stravolgimento".

I Cinque Stelle fanno sapere che "la variazione di bilancio ha solo 6 articoli e nonostante l'esiguità siamo ancora arroccati in commissione bilancio perchè non si riescono a sbrogliare problematiche che andavano risolte entro il 30 novembre e addirittura già nella legge di stabilità".

Per i deputati, il governo Musumeci non sta facendo "nulla di nuovo rispetto ai precedenti governi", tagliando addirittura fondi che servivano per i servizi sociali e per l'assistenza, fondi ai comuni in dissesto e poveri.

"Siamo di fronte ad un modo di fare quasi da agguato al parlamento - dichiara Cancelleri - perchè la logica è sempre quella. Le variazioni vanno approvate per legge entro il 30 novembre, non ci sono più i tempi. Questo impone la fretta, le "museruole" nei dibattiti e tutto ciò va sempre a vantaggio dei furbi che vogliono organizzare scorribande".

"Ieri - racconta - in commissione non siamo neanche intervenuti, se non per ribadire alcuni concetti, perchè abbiamo assistito ad una guerra all'interno della stessa maggioranza, con i presidenti delle commissioni che accusano il governo di non aver portato i documenti nelle loro commissioni ma di essere trattati come 'passacarte'".

Tutto ciò per il M5S avrà ripercussioni anche in Aula quando, si spera presto, inizierà il dibattito sul bilancio.

"La maggioranza si appella all'opposizione che è l'unica, invece, che porta proposte. Io non gongolo se perde Musumeci - ammette Cancelleri - perchè se perde Musumeci perde la Regione Siciliana".

Nello specifico, per quanto riguarda l'art. 1, il M5S ha fatto presente che non sono stati spesi soldi per attivare presidi amministrativi di tribunali che erano stati soppressi (150 mila euro per aprire uffici). I soldi adesso rischiano di perdersi, ammettono i parlamentari, così come i 550 mila euro che erano destinati alle consulte giovanili nei comuni sotto i 5000 abitanti. Inoltre, non sono stati spesi i soldi per premiare i comuni che hanno superato il 65% della differenziata (5 milioni di euro). Il M5S fa presente che il governo sta dimezzando, togliendo due milioni di euro, dal fondo per aiutare i comuni in dissesto.

"Perchè ci ritroviamo al 5 dicembre con questi soldi non spesi?", si chiede provocatoriamente Cancelleri.

"Si raschiano questi fondi per aiutare un singolo comune, quello di Catania, 10 milioni per un comune solo, a discapito degli altri 389 e ciò non ci sta bene", dichiara.

Per i parlamentari si stanno tagliando soldi da capitoli importanti e "la cosa assurda è che ancora, 5 dicembre, siamo ancora a discutere di variazioni".

"Un governo che pensa di coprire il disavanzo togliendo 20 milioni ai disabili, è un governo di vigliacchi", afferma Cancelleri. "Pensavano che nessuno se ne accorgesse. Noi ce ne siamo accorti e il governo ha fatto una marcia indietro con una copertura alternativa".

Il M5S lamenta anche il taglio di 1,5 alle Ipab così come i 5 milioni per la povertà e oggi, in commissione, si andrà avanti ancora con la variazione di bilancio; il M5S continuerà a dare battaglia: "Faremo le nostre proposte ma siamo ancora in alto mare", ammettono.

 

 

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