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Manovra, arriva la norma contro i furbetti della flat tax

La flat tax al 15% alle partite Iva non viene riconosciuta alle «persone fisiche nei casi in cui l'attività sia esercitata prevalentemente nei confronti di datori di lavoro» con i quali il soggetto lavora o ha lavorato «nei due anni d’imposta precedenti». Lo prevede un emendamento dei relatori alla manovra, per evitare abusi nell’accesso al nuovo regime forfetario dei minimi per le partite Iva fino a 65mila euro.

II blocco scatta anche per soggetti «direttamente o indirettamente riconducibili» al vecchio datore di lavoro. La norma «anti-furbetti» viene estesa, con un secondo emendamento dei relatori, anche agli «imprenditori individuali ed esercenti arti e professioni» che dal 2020 usufruiranno della flat tax al 20% per i redditi tra i 65mila e i 100mila euro annui.

Difendono la manovra Di Maio e Salvini:  «Il Presidente del Consiglio si sta dimostrando il garante ideale per la nostra interlocuzione con l'Europa e vogliamo ringraziarlo perché porta avanti con grande determinazione lo spirito del Contratto di Governo», affermano in una nota congiunta i due vicepremier. «È cruciale in un momento così importante per il nostro Paese sapere di potersi affidare alle competenze e alle capacità di un Presidente del Consiglio che, nell’interlocuzione con il presidente della Commissione europea Juncker e il Commissario Moscovici, sta spiegando in maniera encomiabile la dirompente portata delle scelte per il cambiamento. Conte è la voce ideale dell’Italia in Europa rispetto ai contenuti di quel patto sociale con i cittadini a cui lavoriamo costantemente, superando le diverse sensibilità in nome dell’interesse degli italiani», aggiungono i leader di M5s e Lega.

«Conte sta illustrando all’Europa le potenzialità dell’ampia agenda di riforme che riporterà il Paese a crescere, evitando il rischio di una terza recessione e aprendo all’Italia una prospettiva futura migliore. Le nostre misure rimettono in moto l’occupazione e la produttività, tendendo la mano a chi è rimasto indietro in questi anni di crisi, dando respiro ai consumi e guardando agli investimenti come trampolino fondamentale per la crescita nel lungo periodo».

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