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Salvini sul caso Fontana e famiglie gay: "Non cancelleremo le leggi su aborto e unioni civili"

Matteo Salvini

«Nessuno ha intenzione di cancellare le leggi sull'aborto e sulle unioni civili. Gli italiani quando mi fermano mi chiedono altro, mi chiedono più sicurezza», assicura il ministro dell’Interno Matteo Salvini interpellato a Non stop news, su Rtl 102.5, sulle parole del ministro alla Famiglia Lorenzo Fontana su gay e coppie di fatto.  

«Ma non si può negare a chi faccia il ministro o qualunque altro mestiere - prosegue - di avere un punto di vista personale e pensare che il papà sia il papà e la mamma, la mamma e che una bambino, come penso io, possa essere adottato solo da un padre e da una madre. Rivendico per Fontana il diritto di pensarla come crede».

Un conto sono le opinioni, «un altro paio di maniche - ha detto Salvini - è il programma di governo e non c'è all’ordine del giorno nessun cambiamento in materia su questi temi».

«Fontana - ha aggiunto - farà il ministro dei disabili. Occorre che i disabili abbiano risposte più efficaci e veloci. Ma ritengo, senza dover essere accusato di omofobia, di poter pensare che i bimbi abbiano bisogno di un babbo e una mamma. Una società in cui non ci sono distinzioni tra bimbi e bimbe, in cui siamo tutti uguali, mi preoccupa».

Sui social, nel frattempo, torna a parlare del tema a lui più caro, quello dell'immigrazione. «Occorre buonsenso. Quello degli sbarchi e dell’accoglienza di centinaia di migliaia di 'non profughi' non può continuare ad essere un problema solo Italiano. O l’Europa ci dà una mano a mettere in sicurezza il nostro Paese, oppure dovremo scegliere altre vie», scrive su twitter.

L’ex ministro dell’Interno, Marco Minniti, «ha fatto un discreto lavoro, non smonteremo nulla di ciò che di positivo è stato realizzato, lavorerò per rendere ancora più efficaci le politiche di controllo, di allontanamento, di espulsione».

«Sarebbe sciocco non riconoscere» se è stato fatto «qualcosa di utile e intelligente anche se indossava una diversa maglietta», ha aggiunto il titolare del Viminale a Rtl 102.5.

Commentando le parole della cancelliera tedesca Angela Merkel dice: «La Merkel? Che l’Italia sia stata lasciata da sola, è chiaro ed evidente. Dobbiamo vedere i fatti».

Quanto al vertice dei ministri dell’Interno europei sull'immigrazione convocato domani: «Domani - ha aggiunto - c'è l’ennesima riunione a Bruxelles sull'immigrazione, io non ci sarò perché c'è la fiducia al governo, ma ci sarà la nostra delegazione per dire no, perché l'Europa qualche mese fa ci ha promesso aiuto, su immigrazione e asilo politico, invece, il documento in discussione domani penalizzerebbe l’Italia e altri Paesi mediterranei a favore dei Paesi del Nord e del'Est Europa. Allora lavoreremo con il ministro degli Esteri e delle Politiche Comunitarie per sensibilizzare i nostri vicini, perché altrimenti assomigliamo a un condomino strano dove gli italiani pagano di più degli altri condomini ma non hanno gli stessi servizi degli altri».

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