Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Uscita dall'Ue, Juncker: "M5S e Lega sono ritornati sui loro passi"

Juncker

«Constato che sia il M5S che la Lega sono alla fine ritornati sui loro passi per quanto riguarda l'uscita dell’Italia dall’Ue». Così il presidente della Commissione Ue jean-Claude Juncker in un'intervista a RDN. «In politica non sono tanto le parole quanto le azioni che contano», ha sottolineato, ribadendo che «la Commissione continuerà a cooperare con ogni governo eletto».

«Si può certo essere preoccupati da quanto sta succedendo a Roma, ma sono per una maniera serena di agire», anche perché «ho una certezza - afferma Jincker -: gli italiani hanno una percezione fina di quello che è bene per il loro Paese, se la caveranno». Così il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker in un’intervista ai media tedeschi di RedaktionsNetzwerk Deutschland (RND). «Non voglio assolutamente immischiarmi in questioni di politica interna italiana» e «sono contento di non essere intervenuto, anche se la tentazione è stata grande».

«Apprezzo molto il presidente Mattarella», ha ribadito Juncker, «ma in questo contesto di crisi, non ho parlato con lui», anche perché «non vorrei dare argomenti ai populisti che ci accusano di immischiarci da Bruxelles negli affari dell’Italia». Nel caso italiano come in quello di altri Paesi dove al centro del dibattito politico si sono imposti partiti euroscettici, ha quindi ammesso il presidente della Commissione Ue, «mi trovo di fronte a un dilemma», perché «se mi tengo in disparte non serve a niente, se intervengo non serve nemmeno a niente». L’Italia, in ogni caso, ha ricordato il presidente della Commissione, «ha, da sempre, il suo posto nell’Unione europea».

«Non sono per niente d’accordo a dare lezioni a Roma», al contrario, «dobbiamo rispettare l'Italia» perché «questo è stato troppo fatto con la Grecia, soprattutto da parte dei Paesi germanofoni, e la dignità del popolo greco è stata calpestata. Questo non deve ripetersi ora con l’Italia», avvertendo che «gli italiani non possono lamentarsi delle misure di austerità prese da Bruxelles», dati i 19 miliardi di flessibilità e la non apertura di procedure per deficit.

«Ho introdotto delle clausole di flessibilità nel Patto di stabilità e crescita», ha ricordato il presidente della Commissione Ue, e «l'Italia è stato il solo Paese ad averne beneficiato, sono 19 miliardi di euro che non sarebbero stati messi a disposizione di Roma quest’anno».

Inoltre, ha sottolineato il presidente della Commissione, «ho dovuto dar prova di molta persuasione per evitare che l’Italia non fosse oggetto di una procedura per deficit eccessivo» legata al debito. Tuttavia, ha sottolineato, «non sono per niente partigiano del dare lezioni a Roma», per cui invece ci vuole «rispetto».

«Sconsiglio a chiunque di tirare conclusioni politiche dalle agitazioni dei mercati» in quanto
«gli attori finanziari perseguono interessi propri». È il monito del presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker dopo le turbolenze legate alla situazione in Italia, in un’intervista ai media tedeschi del gruppo RND. «Non c'è» il rischio di un ritorno a una crisi dell’euro, «le reazioni dei mercati sono irrazionali», ha sottolineato, «gli investitori si sono sbagliati troppo spesso».

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia