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Salvini: "Se vinciamo le regionali governo in 15 giorni". Di Maio: il forno chiude a breve

Luigi Di Maio

ROMA. Salvini dice che se vince le regionali nel giro di 15 giorni si fa il governo. E Di Maio gli risponde che aspetta solo qualche giorno e poi chiude il "forno". E' un'altra giornata in cui si gioca una estenuante partita a scacchi per la formazione del nuovo governo con le parti che fanno piccole mosse con le dichiarazioni ma in realtà passi avanti reali non se ne vedono.

«Sia chiaro a tutti, anche alle orecchie di chi non vuole intendere, che se vinciamo in Friuli e in Molise nel giro di 15 giorni si fa il governo». Così Matteo Salvini in comizio a Montenero di Bisaccia per il suo tour elettorale in Molise. «Il voto in Molise - ha detto - è importante per i molisani, ma è chiaro che se il Molise domenica, il Friuli domenica prossima dovesse premiare la forza, il coraggio e le battaglie della Lega, io sono convinto che, anche grazie al voto dei molisani e dei friulani, nell’arco di quindici giorni, chi deve capire capisce, il governo comincia a fare, comincia a lavorare senza perdere altro tempo». In mattinata il leader della Lega aveva detto che comunque non andrà mai a fare alleanze col Pd.

La replica di Luigi Di Maio arriva dagli studi di La7, ospite della trasmissione "Otto e mezzo": «Salvini si assume una responsabilità storica nel legarsi a Berlusconi: ci sta dicendo che per aspettare i comodi di Matteo Salvini avremo il governo il 15 maggio? Aspetto qualche altro giorno, poi uno di questi due forni si chiude». Poi il leader del M5s ha proseguito: «Lo show di Berlusconi dimostra cosa diciamo da 40 giorni, il centrodestra non esiste. Ha tre leader che si contraddicono per una semplice dichiarazione dopo le consultazioni, è un problema del Paese. Se Salvini continua a propinare il centrodestra fa male al Paese, crea tutti problemi che abbiamo già visto. Nessun italiano ha votato il centrodestra: milioni han votato Salvini premier, altri Berlusconi, altri Meloni. Salvini è stato umiliato da chi gli contava i punti della dichiarazione...».

«Paragonare il futuro dell’Italia a un mercato mi sembra irrispettoso, la Lega non è il Pd, mi sembra che ci siano idee confuse. Noi vogliamo un Governo che rispetti il voto degli italiani, centrodestra e M5s. Se Di Maio preferisce il forno di Renzi si accomodi, temo che sia un pane muffo, però libero di fare quello che vuole». Questa la controreplica di Salvini.

«Salvini ha detto che il governo si può fare in 15 giorni se vince le regionali? Si può fare anche prima ma deve essere un governo che rispetti la volontà popolare. Va bene tutto ma, il centrodestra, prima coalizione, ha diritto di esprimere il capo del governo». Ha detto la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni alla registrazione di Night Tabloid, in onda in seconda serata su Rai2. «Bisogna capire - ha aggiunto - se ci sono margini per trovare convergenze, capire quali sono i punti fermi» ma «la più grande novità che si può dire agli italiani è che rispettiamo il loro voto e che non andiamo a fare governi con chi ha perso le elezioni, semmai con chi ha vinto». Quindi «si parlerà con chi è arrivato secondo, e poi si entrerà nel merito, bisogna mettersi seduti e capire se possiamo fare qualcosa per l’Italia».

Sulla frase di Salvini interviene anche il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, durante un incontro elettorale a Udine: «Francamente mi sembra un modo imbarazzante di interpretare il carattere speciale dell’autonomia del Friuli dire che le elezioni di questa regione servono a decidere i rapporti di forza e di schieramento politico a Roma».

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